Il nuovo numero in edicola e online
da domenica 28 maggio
Umiliati, sbeffeggiati, perseguiti: una generazione protesta per il clima e scava nel fango in Emilia-Romagna. Ma la politica li ignora o fomenta una campagna d’odio. Mentre scienza e natura dimostrano che la loro battaglia è giusta. «È compito della Repubblica provvedere alla tutela dell’ambiente, la Costituzione è stata di recente modificata», sottolinea il direttore Alessandro Mauro Rossi nell’editoriale. Mentre Chiara Sgreccia nell’articolo di copertina raccoglie le voci degli attivisti: «Il vostro sviluppo uccide il nostro futuro». E la ripubblicazione dell’articolo di Antonio Cederna, scritto il 4 dicembre 1966, qualche giorno dopo l’alluvione di Firenze, ricorda come nella difesa della natura l’Italia fosse indietro già 60 anni fa.
«I giovani avevano ragione e sono stati disprezzati», commenta Loredana Lipperini: «La tragedia dell’Emilia-Romagna è avvenuta per motivi che i ragazzi e le ragazze dei movimenti ambientalisti avevano denunciato». Paolo Biondani disegna la mappa di trent’anni di disastri in Italia: da Alessandria a Messina, da Sarno alla Romagna: frane e alluvioni hanno causato più di 1600 vittime e 320 mila sfollati. «La toponomastica racconta di acquitrini e territori fangosi sui quali continuiamo a costruire e condonare gli abusi», aggiunge Erasmo d’Angelis. «Il consumo di suolo procede a ritmi insostenibili per la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente. E poi ci sono le opere indispensabili ma mai realizzate», chiarisce Luigi Balestra.
Un colabrodo chiamato sanzioni
«Ogni settimana tecnologia occidentale per miliardi di euro, o di dollari, se preferite, varca il confine russo e va a alimentare la macchina bellica di Mosca», scrive Vittorio Malagutti. Anche perché i divieti si rivelano facili da aggirare.
Monumenti e opere d’arte a tassametro
Il ministero pubblica il tariffario per lo sfruttamento dell’immagine dei Beni culturali. Basato su una legge pretecnologica e fortemente voluta da un funzionario caro alla destra: «Un tariffario come per i taxi o qualsiasi altro servizio pubblico. Con la differenza che oltre ai soldi dovuti per le fotocopie o l’affitto degli spazi, è prevista anche una tassa», chiarisce Sergio Rizzo.
Sullo stretto il vagone può attendere
I treni potrebbero risparmiare un’ora tra Reggio Calabria e Messina, il progetto è quasi pronto, come spiega Gloria Riva. Ma Salvini lo ostacola: teme qualunque cosa possa fare ombra al ponte dei sogni.
Calunnie Bestiali
«Sei un porco, lo sai? E lui scrive da cani». Sei un coniglio, tempo da lupi, gatta morta: perché tra insulti, pregiudizi e paragoni usiamo gli animali per dire tutto il peggio di noi? Lo spiega Elvira Seminara.
E poi il racconto di Catania che va al voto di Enrico Bellavia, il 2024 come anno chiave per Usa ed Europa di Eugenio Occorsio che parla con Nouriel Roubini, il colloquio di Susanna Turco con Andrea Riccardi sulla pace in Ucraina. E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano su L’Espresso, in edicola e online.