Caiazzo. Comune, Sangiovanni denuncia: ‘cambia tutto per non cambiare niente, se non in peggio’?

Vecchi e nuovi amministratori indifferenti: incuria, degrado e abbandono anche per la Fontana Fistola.

Nonostante le continue segnalazioni riportate dai media, l’antica fontana della Fistola, ubicata in Via Monte, nella periferia di Caiazzo, un abbeveratoio con lavatoio pubblico di origine romana, rimane un vero e proprio scempio a cielo aperto, un mal vedere, per niente edificanteper tutti i caiatini e non solo.

Urge una bonifica, per eliminare le rigogliose erbacce e rifiuti.

Fontana abbandonata negli ultimi 5 anni, trasformata in una discarica abusiva di rifiuti, buttati nel sito e dintorni da persone incivili (usando un eufemismo).

Incuria, abbandono, degrado: artefici gli amministratori comunali  beati spettatori.

La nuova amministrazione si insedia lunedì, 29 maggio (N.B.: anche per mettere mano ai balzelli, ma questo ovviamente i lacchè si guardano bene dal rimarcarlo), però se i neofiti ignorassero partirebbero col piede sbagliato, peggio se già emulano i veterani nella mera arte di imbellettarsi, senza rimboccarsi le maniche.

Negli anni scorsi, sottratti persino i pannelli solari che illuminavano il sito.

Tra quanto tempo l’amministrazione comunale si attiverà per la bonifica dell’intera area, la pulizia delle vasche di accumulo dell’acqua che fuoriesce (o fuoriusciva?) dalle tre bocche con mascherone scolpito in calcare bianco locale, il taglio dell’erba e la sistemazione delle superfici esterne in modo da riportarla all’antico splendore e restituirla alla funzione originaria di fonte d’acqua pubblica?

“La Fistola, difatti, è una fontana dalla quale i Romani con un acquedotto a forma di ‘fistola’ seminterrata, lunga circa trecento metri, incanalavano l’acqua per Cesarano”, come recita la descrizione storica della sorgente che fino agli inizi del secolo scorso rappresentava una delle principali fonti di approvvigionamento idrico del comprensorio caiatino.