La figura di Maria Cristina di Savoia
Un cortometraggio mette in scena il sogno di Roberto Bonaventura sulla splendida figura di Maria Cristina di Savoia: la reginella diventa davvero Santa
di Stanislao Scognamiglio
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Completata la fase progettuale, la splendida figura di Maria Cristina di Savoia, Regina del Regno delle Due Sicilie. sarà presto omaggiata con la realizzazione di un cortometraggio artistico musicale.
Una narrazione filmica, ideata, scritta e prodotta, dal Maestro d’Arte Roberto Bonaventura, già autore e compositore di Luciano Pavarotti e di cortometraggi a tema spirituale (Beata Edvige Carboni – Il Miracolo; Ave Maria – Santuario dell’Addolorata – Castelpetroso; Deus Caritas Est “La S. Messa: il Miracolo dei miracoli”; Madre dell’Amore – Federica Balucani, ecc.), concepiti con … l’ardito obiettivo di emozionare edificando nella speranza di far conoscere, amare e pregare queste anime sante, vero patrimonio della chiesa e dell’umanità tutta.
Dopo attenta riflessione, il poliedrico artista napoletano, ha deciso di mettere in scena filmicamente un sogno, dal chiaro messaggio spirituale, fatto dal padre francescano dell’Ordine dei Frati Minori, fra Antonio Vellutino, molto legato alla figura della beata.
Circa la devozione che fra Antonio Vellutino, padre guardiano del Convento di san Pasquale a Chiaia, riserva alla beata regina innamorata di Dio, sentiamo il racconto di Roberto Bonaventura: … Mi ha colpito la “visione” onirica di Padre Vellutino che si è imbattuto misticamente più volte nella “regginella santa”, nel caso specifico l’ha vista seduta ad uno scrittoio con una rosellina tra le mani. Semplice nella sua eleganza regale, senza aprire bocca, ma con le labbra piegate in un serafico sorriso, gli comunica mentalmente ’sono qui per ascoltare’». Il messaggio è chiaro, continua, il cineasta «… lei attende benevola e paziente le nostre preghiere fiduciose per presentarle al trono di Dio; nel mio piccolo, ho composto anche io una prece in suo onore.
L’incontro di Roberto Bonaventura con Padre Antonio Vellutino è stato propiziato dal sinergico intervento del Commendatore Dottor Eduardo Pilone Poli e del Conte Avvocato Gerardo Mariano Rocco di Torrepadula, rispettivamente Delegato Provinciale e Ispettore Regionale dell’Istituto delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.
Le Guardie d’Onore, dal 31 gennaio del 2006 hanno istituito la devozione all’allora Venerabile Maria Cristina di Savoia, recandosi a prestare il servizio di guardia sulla sua tomba posta nella cappella della Reale famiglia Borbone eretta monumentale Reale Basilica di Santa Chiara e partecipando l’ultimo giorno di ogni mese alla Santa Messa celebrata in onore della beata.
Le immagini del nuovo corto scorreranno su un sottofondo di un’inedita sinfonia, per voce di soprano e orchestra, dedicata alla Beata regina, composta per l’occasione.
Roberto Bonaventura, fervente devoto della reginella santa, spessissimo va a pregarla nella cappella dei Borbone a Santa Chiara, nutre … l’ardita speranza che questa sua produzione artistica possa offrire un contributo alle anime, magari in vista della canonizzazione, della quale non dubita affatto.
Alla realizzazione del progetto, il compositore e produttore ha coinvolto numerosi devoti di diverse parti d’Italia spiritualmente legati alla beata sposa di Ferdinando II di Borbone e madre del servo di Dio Francesco II di Borbone.
In particolare, per unire le forze e far sì che l’opera sia massimamente diffusa, essendo Maria Cristina nata a Cagliari, è stato coadiuvato dal sacerdote sardo don Michele Piras.
Particolare collaborazione gli è stata offerta dal pittore Gioacchino Vellutino, detto Jack, fratello di fra Antonio, che ha trasferito su tela l’immagine della Beata così come è stata vista nel sogno.
Si invita chiunque disponesse di documenti, informazioni e testimonianze utili a incrementare il culto alla Beata Maria Cristina di Savoia, a fornire il proprio contributo contattando:
- Roberto Bonventura: trinitart33@gmail.com
- don Michele Piras: donmichelepiras@libero.it
L’autore ringrazia il Maestro d’Arte Roberto Bonaventura per il prezioso assist.
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