Caiazzo ‘Apiario’ per monitorare l’ambiente: dopo due anni quali risultati, oltre le solite chiacchiere?
Nuovo “carico” di Giuseppe Sangiovanni, “giornalista-killer” di sindaci chiacchieroni, distratti, incapaci o, peggio, in malafede, che stavolta cava dal cilindro delle sue idee solo due foto, ma probatorie dell’evidente pateracchio, ennesimo “targato” Giaquinto, scoperto dal nostro.
Dopo oltre due anni dal pomposo proclama comunale, rilevabile dalla prima foto, infatti, per quanto è dato sapere
Apiario per monitorare l’ambiente: quali i risultati?
Il 13 maggio 2021, il Comune di Caiazzo informava i cittadini di aver installato un Apiario, con Api mellifera ligustica.
Il tutto su impulso dell’allora Assessore con delega all’agricoltura, Teresa Fasulo, con tanto di delibera di giunta.
Quale lo scopo? Monitorare la salubrità dell’ambiente.
Salubrità, secondo cotanta intellighenzia, da misurare in un comprensorio sano, senza l’ombra di uno stabilimento.
Progetto che prevedeva giornate formative per le scuole primarie e secondarie, corsi di formazione e donare una parte del miele ricavato, alle famiglie più disagiate.
Ci sono state giornate formative e corsi di formazione?
Alle famiglie bisognose il miele è stato donato?
Dopo due anni, quali sono i risultati del monitoraggio?
Le 9 arnie con le api mancanti, rispetto al 2021 (erano 14, come si evince dalle foto), dove sono finite? Volatilizzate?
O forse accantonate, con tutto il miele, magari per donarle al solito giornalista impiccione, sperando che lo divorino?
Caso conclamato per il quale una mancata risposta equivale a palese ammissione di colpevolezza…
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