Sant’Agata de Goti.  Il pm Flavia Felaco ha chiesto l’archiviazione, incrociando l’opposizione della parte offesa, che ritiene indispensabile l’imputazione coatta, o che l’attività investigativa prosegua.

Ora tocca al gip Gelsomina Palmieri, dinanzi al quale l’altra mattina le parti hanno esposto le loro ragioni, decidere se scrivere o meno la parola fine sull’inchiesta a carico di un 22enne di Sant’Agata dei Goti che avrebbe abusato sessualmente di una ragazza che all’epoca non aveva ancora 16 anni.

Difeso dall’avvocato Antonio Leone, il giovane è stato tirato in ballo da una indagine relativa ad un episodio che si sarebbe verificato il 20 febbraio del 2020 ad Amorosi, in un noto locale.

E’ qui che si sarebbero conosciuti e baciati mentre ballavano, quindi lui avrebbe approfittato delle condizioni di inferiorità psichica della minore, le cui facoltà mentali – sostengono gli inquirenti – erano alterate a causa dell’assunzione di superalcolici, inducendola a subire atti sessuali nel bagno delle donne.

La ragazza, assistita dall’avvocato Anna Izzo, era tornata a casa, poi i genitori l’avevano accompagnata in ospedale, dove era stata sottoposta ad una visita.

Punto di partenza di una inchiesta scandita dall’escussione di alcune persone, dall’analisi dei messaggi intercorsi tra i due giovani, e dal sequestro dei telefonini.

L’attività investigativa si era conclusa nell’estate del 2022, a seguire l’interrogatorio dell’indagato ed il deposito di indagini difensive.

A novembre la proposta di archiviazione, avanzata dal Pm perchè “i dati raccolti non consentono di formulare un addebito per il reato ipotizzato”.

Viene sottolineata “l’impossibilità di stabilire con precisione quando la ragazza abbia iniziato a manifestare in maniera percepibile anche all’esterno lo stato di confusionale da assunzione di alcol… tenendo conto che dall’esame medico non sono emersi segni di violenza”.

Secondo il Pm, il giovane avrebbe “verosimilmente” toccato le parti intime della 16enne con le mani…, “le sue dichiarazioni rese in chat confermano che si è fermato dinanzi allo stato di disagio psico-fisico della ragazza…. Cosa sia successo di preciso nel momento in cui si sono appartati nel bagno non è agevolmente ricostruibile”.

Conclusioni contrastate dal legale della giovane, che ha chiesto una consulenza tecnica su alcuni video presenti sul telefonino di un’amica della parte offesa. Quest’ultima “già prima dell’1.30 era completamente stordita dall’alcol e quindi in condizioni di inferiorità psichica”. Chiesta anche una consulenza medico legale per valutare “correttamente il certificato ospedaliero”, perchè la situazione della ragazza dimostra l’esistenza di “un rapporto sessuale completo”.