Il Coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino rende noto che “Alle ore 13 dell’8 maggio 2023 gli allevatori ritirano i trattori in strada lasciandoli in presidio per dare un segnale di disponibilità alla politica ed alle istituzioni. Fabbris, in attesa della convocazione in Prefettura, continua comunque lo sciopero della fame: nella serata di lunedì nuova assemblea degli allevatori” per concordare il prosieguo.
Ai molti segnali di ascolto e interessamento che arrivano dalla politica nazionale e regionale e dalle istituzioni interessate per comporre un tavolo di confronto con gli allevatori in mobilitazione come il Coordinamento chiede da oltre un anno e mezzo, gli allevatori impegnati dal 2 dal 2 maggio in presidio in diverse aree del territorio Casertano, hanno deciso di dare un segnale di disponibilità utile a favorire le soluzioni sempre più urgenti.
In attesa di una risposta dal Prefetto di Caserta alla richiesta di convocare un tavolo di confronto con il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, i rappresentanti del Governo Nazionale e la Regione Campania, i mezzi che erano parcheggiati lungo la Via Domiziana all’altezza della Rotonda dell’Agnena sono stati ritirati dalla strada e sono stati riposizionati all’interno della Rotonda rimanendo in presidio.
Con questa decisione, dunque, è stato tolto ogni ostacolo alla libera circolazione dei mezzi pur se, sottolinea il Coordinamento, nei giorni precedenti è stato fatto ogni sforzo da parte degli allevatori per garantire i passaggi necessitati per ragioni di interesse pubblico e di emergenza.
I presidi degli allevatori rimangono nel territorio e, nel frattempo, prosegue la mobilitazione.
Il Portavoce del Coordinamento Unitario, Gianni Fabbris, al suo sesto giorno di sciopero della fame, prosegue nell’astenersi da consumare il cibo (tranne che un cappuccino al giorno e bevande idratanti) continuando lo sciopero della fame che interromperà solo e quando sarà formalizzata la convocazione del tavolo.
Lunedi sera nuovaAssemblea degli allevatori per valutare la situazione e condividere le scelte su come proseguire le iniziative.
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