Romualdo Stango, “figlio” di Calvi Risorta, premiato per merito straordinario al 171° anniversario della fondazione della Polizia di Stato
Domani, mercoledì 12 aprile 2023, la Polizia di Stato celebra il 171° anniversario della sua fondazione e anche quest’anno lo farà con una manifestazione nazionale che si svolgerà nella suggestiva cornice della Terrazza del Pincio a Roma e nelle sedi territoriali delle singole Questure.
Quella di domani sarà una celebrazione, come hanno opportunamente e doverosamente socializzato gli organizzatori, volta a suggellare l’orgoglio e il senso di appartenenza che accumunano le donne e gli uomini della Polizia di Stato il cui lavoro quotidiano si proietta tra la gente.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le meritorie attività svolte dai reparti Mobili, concederà alla Bandiera della Polizia di Stato la Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Domani, 12 aprile 2023, saranno ricordati anche i sei poliziotti che hanno perso la vita nell’esercizio del dovere ai quali saranno conferite alla “Memoria” la Medaglia d’Oro al Valor Civile e al Merito Civile e tra questi Domenico Zunino, ultimo in ordine di tempo, caduto il 3 marzo 2023 nel tentativo di salvare una persona inabissata in un canale nella sua vettura.
Alle ore 9.00 il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini deporranno una Corona d’alloro al Sacrario dei Caduti presso la Scuola della Pubblica Sicurezza e questa sera il Prefetto Giannini renderà ulteriore omaggio al sacrificio dei caduti incontrando privatamente i familiari delle vittime.
Alle ore 11.00 avrà inizio la solenne cerimonia al Pincio alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri On. Giorgia Meloni, che nell’ambito della quale, oltre alle Benemerenze già socializzate, saranno conferite le Promozioni per Merito straordinario ai poliziotti che si sono distinti per gli eccezionali risultati conseguiti in attività operative e nelle competizioni sportive.
Tra le Promozioni per Merito straordinario si annovera, con piacere e orgoglio, quella conferita “Sovrintendente Capo Coordinatore” a Romualdo Stango da Calvi Risorta unitamente a Clemente Candido da Teano e a Giacomo Giordano da San Prisco, componenti motivati e preparati della Squadra Mobile della Questura di Caserta.
I tre poliziotti: Stango, Clemente e Giordano, la notte del 21 marzo 2018, nell’ambito di un’operazione di polizia giudiziaria sul territorio di Villa Literno, traevano in arresto tre cittadini albanesi pregiudicati e senza fissa dimora, in fragranza del reato di tentato omicidio, porto abusivo di arma comune da sparo con relativo munizionamento, resistenza a pubblico ufficiale, possesso non giustificato di oggetti atti ad offendere e di arnesi utili allo scasso, lesioni personali, nonché per ricettazione di un’arma, un’autovettura e un enorme quantitativo di sigarette di contrabbando.
L’operazione di polizia giudiziaria veniva posta in essere a seguito di informazioni assunte nel corso di attività info-investigativa, condotta con accortezza, bravura e perizia dal personale della Squadra Mobile casertana guidata dal Dott. Filippo Portoghese, nell’ambito della quale si apprendeva dell’esistenza di una “batteria” di tre/quattro rapinatori di nazionalità albanese, i quali, utilizzando un’autovettura Audi A8 grigia rubata, perpetravano svariati furti e rapine in diverse regioni del centro-sud dell’Italia, servendosi, come appoggio logistico, di un’abitazione in Villa Literno.
Lo sviluppo di tali informazioni aveva portato gli investigatori a ipotizzare che i malavitosi in questione potevano corrispondere a quella che da diverse settimane, era nota agli addetti ai lavori come “la banda dell’Audi A8 grigia”: un manipolo di criminali specializzati in furti negli esercizi commerciali, che terrorizzava numerose città e piccoli centri in mezza Italia e che, grazie all’auto di cui disponevano, erano praticamente imprendibili.
I poliziotti si appostavano nei pressi del “covo” e notavano che l’auto, con quattro persone a bordo, entrava nel cortile e, di conseguenza, provvedevano, con la dovuta celerità, a chiudere il cancello e a circondarla. I malviventi scesi dall’abitacolo, dopo un’apparente resa iniziale, con la complicità della persona che svolgeva le mansioni di autista che rimetteva nuovamente in moto l’auto, cercavano di risalire e l’autista ingranava la retromarcia con l’intento preciso di investire gli agenti intervenuti e di abbattere il cancello dell’abitazione per darsi alla fuga.
I poliziotti, che solo grazie alla loro prontezza di riflessi e alla collaudata esperienza e professionalità, si vedevano costretti a esplodere alcuni colpi di arma da fuoco all’indirizzo dell’Audi, in particolare del motore e delle ruote, allo scopo di arrestarne la corsa.
Neutralizzata l’auto, i malviventi scendevano dalla stessa continuando ad esplodere colpi di arma da fuoco all’indirizzo dei poliziotti intervenuti. Questi ultimi rispondevano al fuoco, colpivano un criminale alla gamba e un altro al torace e a bloccarli entrambi unitamente ad un altro che tentava la fuga. Il quarto, invece, faceva perdere rapidamente le proprie tracce. All’esito della perquisizione dell’auto venivano rivenute e sequestrate una pistola Beretta calibro 7,65, risultata rubata, completa di tre cartucce; diversi arnesi atti allo scasso; numerosissime stecche di sigarette di svariate marche del Monopolio di Stato; 350 biglietti “gratti e vinci”; il cassetto di una macchinetta cambia moneta con all’interno oltre 3000 euro.
Le successive acquisizioni info-investigative permettevano alla Mobile casertana di ipotizzare concretamente che il ricercato, che nelle more era stato dichiarato “latitante”, aveva riparato all’estero per sfuggire alla cattura. Pertanto, gli Uffici giudiziari e ministeriali interessati provvedevano all’emissione di un provvedimento di cattura europeo e successivo inserimento dell’ordinanza di custodia cautelare anche in ambito internazionale e veniva rintracciato e catturato in Macedonia.
Il delicato e pericoloso intervento conclusosi con ferite di lieve entità per i poliziotti Stango, Clemente e Giordano è stato possibile solo grazie all’alta professionalità dei componenti della Mobile casertana che da decenni operano in un contesto ad alta densità criminale come quello della provincia di Terra di Lavoro.
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