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Formia-Ventotene. Scolari uniti dalla ‘Fiaccola della Pace’ nell’accorato grido contro le guerre

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Gli alunni dell’Istituto comprensivo Alighieri di Formia-Ventotene hanno sfilato per le vie della città. Iniziativa analoga anche sull’isola di Ventotene.

La Scuola diretta dalla Preside Adriana Roma diventa Scuola di Pace.

L’ Albero della Pace piantato a Formia e a Ventotene in contemporanea sottoscritto appello “Cessate il Fuoco”.

Un corteo colorato ha sfilato per le vie do Formia per chiedere la Pace e dire basta a tutte le guerre.

Una marcia che ha visto protagonisti gli studenti a partire dai bambini più piccoli della sezione primavera, passando per quelli delle scuole dell’infanzia, gli alunni delle scuole primarie e arrivare ai ragazzi delle secondarie dell’Istituto comprensivo Alighieri di Formia che hanno sfilato accompagnati da insegnanti, dirigente, genitori, Amministrazione comunale.

In Villa Comunale Umberto I la dirigente scolastica Adriana Roma ha dato inizio alla manifestazione con il canto degli alunni delle scuole primarie “Venti di pace”, poi quelli del plesso di “Piazzetta” (sede centrale) hanno letto i loro elaborati sulla difesa del loro diritto di vivere in un mondo in cui regni la pace, con l’invito da parte di Don Alfredo Micalusi, presidente della Caritas Diocesana a “non smettere mai di sognare la Pace”, e a non dimenticare mai i più deboli perché “chi fa la guerra sta con i più forti, chi pratica la Pace è vicino ai più deboli”.

La presidente del Movimento Internazionale per la Pace, Agnese Ginocchio, prima di consegnare la Fiaccola ha ricordato l’importanza dell’iniziativa dal punto di vista umano ed educativo, ha ricordato l’importanza per la scuola di essere educatrice alla Pace, valore fondante dal quale dipende il fututo, rappresentato proprio da loro i giovani.

Poi nel consegnare la Fiaccola della Pace ai due studenti che hanno rappresentato l’Istituto, Tufano Giuseppe e Parente Ludovica, hanno invocato il Cessate il fuoco ricordando le vittime di tutte le guerre e delle violenze,  i conflitti ancora in corso in molti paesi del mondo, a partire da quello ucraino e le vittime del naufragio di Cutro.

Emozionante anche il saluto del vicesindaco, Giovanni Valerio in corteo insieme all’assessore alle politiche sociali, Rosita Nervino, al consigliere Francesco Di Nitto, alla presidente dell’Associazione Insieme Immigrati in Italia, Maria Grossi e al vice questore Aurelio Metelli.

Il corteo, arricchito dai lavori, poster, cartelloni, bandierine e colombe realizzati nei giorni precedenti dagli alunni dell’IC Alighieri, ha fatto tappa a piazza della Vittoria, dove davanti al monumento ai caduti e alla stele dedicata al “Milite Ignoto” si è osservato un minuto di silenzio per tutti i caduti, le vittime delle guerre e dei naufragi di cui da troppo tempo sono testimoni le nostre coste, silenzio rotto poi dalle note della tromba di Gabriele Manzi, studente al Conservatorio di Roma, e dallo scrosciante applauso di tutti i partecipanti.

Gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria di Castellone hanno letto le loro poesie e pensieri.

Ricco di commozione l’intervento di Frank Floyd, dell’Associazione Insieme Immigrati in Italia, nel quale ha denunciato il diritto di ogni bambino del mondo a giocare e vivere la sua infanzia senza paure e senza rischi. Marciando sullo slogan di John Lenon, “All we are saying, is give Peace a chance” il corteo ha raggiunto piazza Santa Teresa, dove si è vissuto il momento clou della manifestazione: gli studenti delle superiori hanno declamato la poesia “Uomo del mio tempo” di Quasimodo, poi davanti a una piazza gremita, Don Carlo Lembo ha benedetto l’ulivo simbolo della Pace, e ha invitato i presenti a prendersene cura, perché non possa mai seccarsi.

Accanto alla pianta, simbolo della mobilitazione della Fiaccola della Pace, è stata fissata la targasulla quale si leggeva questa dedica: “in memoria di tutti i caduti e delle vittime delle guerre, stragi, attentati, terrorismo, criminalità, violenze e mafie” dai 100 anni ad oggi”,  con una citazione di Gandhi “La non violenza è la più forte arma mai inventata dall’uomo”.

La Presidente del Movimento per la Pace ne ha spiegato il significato invitando tutti i presenti a prendersi cura di questo “monumento vivo” sempreverde simbolo della vita che mai muore, che ricorda la  fiammella della Fiaccola che bisogna tenere accesa ogni giorno attraverso l’esercizio della memoria e dell’impegno per questa grande causa.

Sono onorato che a Formia sia avvenuta una delle tappe del passaggio della Fiaccola della Pace, che simboleggia il ricordo delle vittime di tutte le guerre, in memoria del 100esimo anniversario dell’inizio della prima guerra mondiale ma anche di tutte le persone che hanno perso la vita, vittime della criminalità, delle mafie, degli attentati e, come ci ricorda purtroppo la storia recente, delle inaudite violenze perpetrate nella guerra in corso tra Russia e Ucraina e dei naufragi conseguenza della disperata fuga dei migranti dai propri paesi di origine in cerca di una vita migliore” – ha detto il sindaco Gianluca Taddeo nel suo messaggio – “Ciò è stato reso possibile grazie all’adesione della Dirigente scolastica dell’IC Alighieri Formia- Ventitene, Adriana Roma, che ha creduto e voluto fortemente la realizzazione di questo progetto di Pace.

Questa marcia“- ha proseguito-  “rappresenta una preziosa occasione per ribadire l’importanza dei valori di legalità, giustizia e Pace, ossia le linee guida della società civile che garantiscono la libertà, l’uguaglianza e sono la vera essenza della democrazia e della libertà di un Paese.

La presenza delle istituzioni scolastiche e dei tanti giovani testimoniano in maniera tangibile l’importanza della Marcia per la Pace, che ha l’obiettivo di sensibilizzare la collettività su queste tematiche che favoriscono la promozione della cultura per la pace nel mondo”, ha concluso.

Poi, come da programma della giornata, spiegato dalla prof.ssa Anna Mottola referente del progetto di Pace, è seguita la declamazione e firma dell’appello “Cessate il fuoco” per un’Europa di Pace, e la sigla del Patto di Pace tra la scuola e il Movimento per la Pace, che ha suggellato l’Istituto Alighieri come “Scuola di Pace”.

Durante l’atto di sottoscrizione è stato ricordato anche don Lorenzo Milani “Educatore di Pace”, a 100 anni dalla nascita, fondatore della “Scuola di Pace di Barbiana”, il cui messaggio oggi diventa più che mai attuale, ed infine una citazione di Maria Montessori attraverso cui è stata evidenziata l’importanza del percorso di Pace quale metodo educativo scolastico.

Durante la manifestazione gli alunni accanto alla Fiaccola, hanno sfilato con lo striscione della mobilitazione: “Fermiamo la Guerra, Accendiamo la Pace”. “La Pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno”, slogan della mobiltazione.

Ancora durante la manifestazione, è stato nuovamente lanciato un messaggio di condanna contro l’ invio delle armi ed in particolare delle armi all’uranio impoverito in Ucraina, che, ricordiamo, hanno già seminato orrore e morte nei precedenti conflitti in Kosovo, Serbia, Guerra del Golfo e Afghanistan.

L’ultimo canto “E volerà la Pace” eseguito dai bambini delle scuole dell’infanzia e della Sezione Primavera ha accompagnato il lancio di palloncini colorati al cielo per esprimere i loro desideri di Pace, terminanco così la bellissima giornata dedicata alla Pace.

In vari momenti dell’evento si è realizzato un collegamento live con l’isola di Ventotene, dove si è tenuta in contemporanea la “marcia  gemella”  alla presenza di studenti, docenti, genitori, parenti e cittadini, del sindaco, Carmine Caputo, del vicesindaco Giuseppe Pepe, e tutta l’Amministrazione comunale, dei rappresentanti di Guardia di Finanza, Guardia Costiera e del Comando Stazione dei carabinieri. In contemporanea con Formia, anche a Ventotele è stato messo a dimora nei giardini Comunali  l’ulivo della Pace, donato dall’Area Marina Protetta, Riserva Naturale Statale, Isole di Ventotene e Santo Stefano.

L’Isola di Ventotene ha ottenuto il Marchio del Patrimonio Europeo 2021.

Come ricorda il ministro della Cultura, Dario Franceschini: “Il riconoscimento del Manifesto di Ventotene, insignito oggi del marchio di patrimonio europeo, assurge a simbolo dell’Unione il contributo ideale di tre grandi italiani: Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, che lo redassero in confino nel 1941, e Eugenio Colorni, che ne curò la pubblicazione nel 1944 poco prima di essere trucidato a Roma dalla milizia fascista. A conferma di come nei momenti più bui la forza delle idee sappia portare la luce di cui ha bisogno l’umanità”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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