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da domenica 26 marzo
«Macché invasione. La terra promessa è da un’altra parte», scrive il direttore Alessandro Mauro Rossi nel suo editoriale. Perché la maggioranza dei migranti che arriva in Italia non vuole restarci: si dirige verso luoghi più accoglienti e con maggiori possibilità economiche. Eppure, come spiega Gigi Riva, il mito caro alla destra della “sostituzione etnica” è duro a morire.
«Basta, appena finisco gli studi mi trasferisco in Olanda. L’Italia non è grado di garantire un futuro ai suoi giovani, figurati a me», confessa una ragazza siriana a Chiara Sgreccia, mentre Marco Ferrari racconta le storie di donne e uomini partiti da Sudan, Eritrea, Costa d’Avorio che a Ventimiglia, a un passo dalla Francia, aspettano il momento giusto per attraversare la frontiera. E Bianca Senatore parla con chi percorre una delle rotte più battute, quella balcanica, e con chi scappa dalla Turchia per inseguire il sogno della vicina Europa.
A troppe leggi manca il decreto
Sono i provvedimenti attuativi. Senza di questi le norme approvate dal Parlamento non entrano in vigore. Ne mancano centinaia, così decisioni importanti restano lettera morta: sulla sanità, su caro bollette, sulla quantità di droga consentita per uso personale. Ne scrive Sergio Rizzo nella sua inchiesta.
Fratello Landini, Sorella Schlein
«Il segretario della Cgil e la neosegretaria del Pd hanno un rapporto piuttosto stretto: è stata a lui la prima telefonata fatta la sera della vittoria alle primarie, è stata con lui la prima uscita pubblica», spiega Susanna Turco che fa il punto sulle alleanze di Landini, un po’ tessitore, un po’ direttore d’orchestra.
Medici a gettone
Nei Pronto Soccorso mancano 5 mila camici bianchi. Li sostituiscono neolaureati o pensionati che arrivano a guadagnare anche il doppio degli “interni”. Così, scrive Gloria Riva, le società dei medici a partita Iva fioriscono. E fioriscono anche le infezioni negli ospedali, come spiega Matteo Bassetti a Roberta Grima.
Il Ponte dei desideri irrealizzabili
L’opera sullo Stretto di Messina è stata resuscitata dal Governo con la formula “salvo intese” e con le criticità tecnico-finanziarie che la connotano da 50 anni. Ma come spiega Gianfrancesco Turano, «Non si conoscono i costi precisi. Non si tiene conto dei flussi di traffico attuali. Né dell’impoverimento demografico dell’area. E mancano le tecnologie per la campata unica».
Il 2023 è l’anno di Michelangelo Pistoletto
La ricerca della pace, l’attenzione a una natura fragile, la tentazione di specchiarci come metafora del tempo e dello spazio che ha precorso i selfie. A colloquio con Sabina Minardi e Giuseppe Fantasia il maestro biellese descrive “l’infinito”.
E poi Carlo Tecce racconta il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi. Vittorio Malagutti il crac di Credit Suisse, Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni l’ansia della Silicon Valley che cerca una banca dopo il fallimento di Svb. Prosegue il quadro di Emanuele Coen sui prof da seguire all’università, questa volta sulle materie Stemm.
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