Messina Denaro, ‘valzer’ di avvocati: al processo sulle stragi ne ha cambiati cinque in due mesi
Messina Denaro, il “valzer” degli avvocati:
al processo sulle stragi cambiati 5 in 2 mesi.
“Non mi spaventa dovere difendere il boss, è un imputato come gli altri. E non mi spaventano le minacce che ha ricevuto l’altro legale d’ufficio che mi ha preceduto. Evidentemente il mio collega aveva le sue ragioni per sollevare i profili di incompatibilità. Non ho timore da questo punto di vista. Ora devo studiare, ci sarà molto da fare”.
Non ha una robusta esperienza in processi di mafia e non ha neanche paura (né dell’impegno professionale, né di potenziali minacce), ieri era presente in aula a Caltanissetta e ha già chiesto (e ottenuto) i termini a difesa per studiare il fascicolo: se ne riparlerà il 25 maggio, alla ripresa del processo.
La nomina del nuovo difensore (d’ufficio) del boss Matteo Messina Denaro, l’avvocato nisseno Adriana Vella, 40 anni, allieva del penalista agrigentino Vincenzo Vitello, che ha accettato l’incarico, chiude la “saga delle toghe”, tra nomine, rinunce e certificati medici, partita con la cattura del boss, il 16 gennaio scorso, quando sembrava che il processo di appello a MMD già condannato all’ergastolo per le stragi del ’92 fosse avviato alla conclusione: il 19 gennaio i suoi avvocati Giovanni Pace e Salvatore Baglio, difensori nel processo di primo grado, avrebbero dovuto pronunciare l’arringa difensiva.
Ma quel giorno le scalette oratorie sono rimaste nelle borse dei legali: con una mossa a sorpresa, dalla cella in cui era stato condotto, Messina Denaro revocò i due difensori nominando sua nipote, l’avvocata Lorenza Guttadauro, moglie di uno dei favoreggiatori (presunti) del boss e figlia del capomafia Filippo (al 41 bis) e di Rosalia Messina Denaro, recentemente arrestata nel contesto delle indagini sulle coperture della latitanza.
Le polemiche per il rapporto professionale border line che si andava a istaurare con il boss detenuto durarono però lo spazio di poche settimane: l’8 marzo scorso l’avvocata Guttadauro rinunciò all’incarico sostenendo di non avere il tempo di preparare l’arringa difensiva, e a difendere l’ultimo dei corleonesi fu chiamato, d’ufficio, l’avvocato Calogero Montante, già difensore di Vincenzo Scarantino, il pentito farlocco di via D’Amelio assistito dal legale nell’ultima fase della sua tormentata collaborazione con la giustizia: quella in cui ha ammesso di essere stato costretto a inventarsi tutto da pressioni, minacce e sevizie di chi lo aveva in custodia.
Presente alle commemorazioni in via D’Amelio e protagonista di dibattiti antimafia, l’avvocato Montante ha tentato di sfilarsi dalla difesa dell’ultimo dei corleonesi: prima sostenendo una potenziale incompatibilità con la sua precedente difesa (Scarantino), respinta dalla Corte di assise di appello che non l’ha ravvisata. E subito dopo, l’11 marzo, ad alzare la tensione attorno alla difesa del boss trasformandola in un ‘caso’ è arrivata al suo studio una misteriosa telefonata di minaccia: una voce anonima gli ha chiesto più volte perché non avesse difeso “Matteo”.
Il legale ha denunciato e la Squadra Mobile di Agrigento ha avviato le indagini acquisendo i tabulati. L’ultimo atto è di ieri mattina: con un certificato medico presentato in udienza l’avvocato Montante ha fatto presente l’impossibilità a difendere il boss per ragioni di salute: i postumi di un intervento lo terranno lontano dalle aule giudiziarie almeno un mese. La Corte ne ha preso atto e ha nominato d’ufficio l’avvocato Vella. Anche in quest’occasione (è la terza) Matteo Messina Denaro ha rinunciato alla presenza in aula e la video conferenza è rimasta spenta.
Intanto i rapporti dell’insegnante di asilo Laura Bonafede (indagata) con Messina Denaro sono diventati un caso all’attenzione del ministro dell’Istruzione Valditara che ha aperto un dossier confermando la sospensione sine die della maestra disposta dalla dirigente scolastica del plesso di Castelvetrano fino alla definizione del processo penale. “L’insegnante ci ha ingannato, non la voglio nella mia scuola”, ha detto.
(Di Giuseppe Lo Bianco – Fonti: Fatto Quotidiano – Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)