Didiesse per il riciclo con cialde che diventano ”compost’ e macchine per caffè in plastica riciclata
Didiesse: dalla cialda che diventa compost alla macchina in plastica riciclata l’impegno dell’azienda per diffondere le pratiche del riciclo.
Ridurre, Riutilizzare, Riciclare: un’azione combinata di gesti che possono fare la differenza, a partire dal quotidiano. Da queste ispirazioni Didiesse, azienda napoletana specializzata nella produzione di macchine espresso a cialde, continua il suo impegno grazie al lavoro del comparto di ricerca&sviluppo interno, nell’ambito della sostenibilità ambientale e punta per le proprie macchine espresso, su materiali riciclati e riciclabili.
Infatti parte dei componenti in plastica dell’ultima macchina lanciata sul mercato “Baby Frog” sono prodotti da scarti post-industriali e/o rifiuti post-consumo. Tutti i materiali di “seconda vita” rispondono infatti a requisiti CSI, polo di riferimento europeo per la verifica e la certificazione della conformità di materiali, prodotti, impianti e imprese.
Inoltre, l’azienda dispone di packaging sostenibili, certificati FSC (che identifica i prodotti derivati da foreste gestite in modo corretto e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici), stampati con inchiostri ecologici a base acqua le buste da imballaggio, utilizzate per proteggere i prodotti nella confezione, sono anch’esse 100% riciclabili e provenienti da scarti di produzione.
Sempre nell’ambito del riciclo, la cialda al termine del suo ciclo vitale può trasformarsi in qualcosa di davvero prezioso.
A parte la qualità del caffè erogato, l’economicità del sistema, è soprattutto il lato ecologico della cialda che ha spinto Didiesse a puntare sin dall’inizio su questo sistema del caffè porzionato, una vera sfida controcorrente ai tempi.
Infatti l’azienda produce esclusivamente macchine espresso a cialde, un formato che può essere smaltito interamente nell’umido e avviato così al compostaggio industriale, un modo naturale per riciclare i propri rifiuti organici, oppure per il compostaggio domestico.
I fondi di caffè e la carta filtro hanno un’alta biodegradabilità e sono quindi idonei alla produzione di concime naturale.
Il compostaggio imita, riproducendo in forma controllata e accelerata, i processi che avvengono in natura a carico degli scarti organici, restituendo la sostanza organica al terreno e ai cicli biologici dell’ambiente.
Nello specifico i fondi di caffè sono ricchi di azoto e magnesio perciò possono essere utilizzati come concime liquido ed annaffiare le piante.
(Roberta Raja – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)