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‘Io cosa faccio?’: un manifesto d’intenti per rivoluzionare l’Italia dal basso, secondo gli intenti popolari

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Manifesto promotore l’italia di “io cosa faccio?”: di cosa si tratta? Che cosa è?

Un sentimento mosso da uno stato d’animo che proviene da una iniziativa spontanea.

Una domanda che nasce da uno stato d’animo diventa una risposta tramutata in Manifesto.

Denominato Manifesto Promotore “l’Italia di Io cosa faccio?”.

L’ Italia di Io cosa faccio? non c’entra nulla con la campagna Pro Ucraina, né è un iniziativa collegata nel fondare un nuovo partito o movimento, una religione, un movimento spirituale, settario, come neanche una trovata promozionale per il lancio di un prodotto o servizio.

Il manifesto a sfondo giallo evidenzia un duplice significato guardando l’occhio umano.

Il giallo racchiude, nel “Noi & Voi esistiamo”, una luce in fondo al tunnel, riconoscendo i sentimenti positivi, e quelli contrastanti negativi, che pervadono e perseverano nella società.

L’ottimismo, la felicità, l’energia, l’originalità, la sicurezza, la creatività, ma anche l’ egoismo, l’inganno la codardia.

Il logo e la copertina sono stati elaborati pensati con la visione del Manifesto che si fa promotore di unire e non dividere.

l’italia di io cosa faccio? è contro il divide-et impera da debellare ritenendolo uno dei mali di questa società.

L’Italia di Io cosa faccio? fa eco il dottor Domenico Saldutto (DSlarisorsaumana)  ideatore e garante del Manifesto promotore, precisa che non ci saranno gerarchie ne leadership autoimposte, deciderà la maggioranza su base democratica, colei,colui o coloro che assumeranno il ruolo di guida, applicando il quoziente della democrazia e del merito, riconoscendo le migliori risorse umane dalle doti umane e empatiche, assumeranno la struttura della organizzazione a livello nazionale, rispettando le minoranze che avranno sempre voce in capitolo.

Verrà incoraggiato e sostenuto il merito, la diversità, l’unicità, chi aspira e si impegna ogni giorno per un mondo migliore, in particolare verrà dedicato un riconoscimento speciale per chi affronta le disabilità. .comprese le famiglie che hanno figli disabili, e chi ha subito e subisce disparità e ingiustizie, non consone a una società civile.

L’ Italia di Io cosa faccio? Si fs promotore del Manifesto risvegliando e incoraggiando la ragione di far valere e non ledere la dignità e l’esistenza umana contro ricatti e forme di speculazione, con la finalità di veicolare forme innovative di comunicazione, tra cui la comunicazione socio-umanitaria, ideata e sperimentata già dal volto noto  il Giornalista Biagio Maimone, originario di Maratea e Residente ad Assago, di cui il manifesto promotore segue l’esempio e gli esempi dei Giornalisti che veicolano e promuovono il giornalismo costruttivo, facendoci promotori e sostenitori della Art.21 per la manifestazione di pensiero di una informazione libera e plurale.

L’Italia di Io cosa faccio?  Farà eco riporta il Promotore dottor Domenico Saldutto, specialista in Organizzazione & Gestione delle Risorse Umane. rivolgendo attenzione alle iniziative spontanee dal basso, come l’ultima in ordine cronologico, della  promotrice la giovane neolaureata pugliese di Grottaglie – Taranto. Carmen Zaira Torretta, con l’iniziativa spontanea dal basso. Ma io come campo? ottenendo risonanza nazionale sui media online, invitandola ad unirsi. L’invito viene esteso anche alla giovane Ingegnera di Genova Ornela Casassa divenuta popolare con un video girato su tik tok ma io come campo?

Noi & Voi esistiamo da Nord a Sud, manifesta uno stato d’animo, di cui ci si fa promotori e non si può più farne a meno. le storie da raccontare non si contano più. basti ascoltare ogni venerdi, l’indignato speciale il Giornalista Andrea Pamparana e tutti coloro che ogni giorno ci raccontano un Italia che ha bisogno di essere ascoltata, ponendo rimedio trovando soluzioni.

Non è più tempo di indignazione ma di smuovere le coscienze e darsi da fare

Il Manifesto promotore l’Italia di Io cosa faccio? è necessario. non si può più procastinare ne rimandare. Gli attivisti e i promotori, condividendo i punti del manifesto promotore, si impegnano a promuovere e migliorare la società a cui aspiriamo e vogliamo a favore delle Persone, la Gente comune, I Cittadini, i Lavoratori e i Professionisti di chi lavora è produce in vari campi distinti, coloro a cui il manifesto promotore si rivolge rivolgendo attenzione, con proposte, azioni e soluzioni mirate, utili, affinché si creino le condizioni di miglioramento e sviluppo favorendo il benessere sociale economico produttivo artistico.

Il Manifesto promotore l’Italia di Io cosa faccio? si fa manifesto per ridare il giusto valore alle persone e ai territori. Mediante una assegnazione di responsabilità fondato sulla consapevolezza delle loro capacità vocazioni e potenzialità, degli strumenti, dei metodi, e dei contenuti con finalità rivolte al bene comune.

Un imperativo corale e virale frutto di una domanda di  uno stato d’animo con l’ interrogativo Io cosa faccio?

Noi & Voi esistiamo dalle Alpi alle Isole si diffonde come un eco che unisce il nostro belpaese.

Aosta, Bolzano, Trento, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Genova, Imperia, La Spezia, Savona, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio, Varese, Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa e Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Bologna, Ferrara, Firenze, Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo, Perugia, Terni, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino, Chieti, l’Aquila, Pescara, Campobasso, Isernia, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Foggia, Barletta, Andria, Trani, Bari, Brindisi, Taranto, Lecce, Matera, Potenza, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani, Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Sud Sardegna.

Verrà diffuso e promosso tramite i simpatizzanti, gli attivisti e i promotori di riferimento nelle 21 Regioni sul territorio nazionale, per Provincia città e paesi, utilizzando innovative forme di comunicazione, che coinvolgeranno il popolo delle comunità, l’Italia di io cosa faccio?, sorretti da una organizzazione spirale retta e guidata da personalità umane morali e culturali che saranno selezionate da coloro che saranno animati dal desiderio di contribuire diventando testimonial della Italia di io cosa faccio?. I promotori del manifesto tra cui volti noti e non, selezionati non solo dal CV su carta ma sopratutto dal desiderio di fare, per contribuire alla causa di cui il manifesto si fa promotore.

La campagna di comunicazione, appena iniziata, verrà veicolata sul web, con l’utilizzo di canali di comunicazione e piattaforma dedicata innovativa, riconoscendo la tecnologia come un mezzo potente, arriveremo ovunque  promuovendo una campagna di volontariato con ogni mezzo a disposizione, utilizzando varie forme di autofinanziamento pensiamo anche al crowfunding, che ci consentirà di arrivare a milioni di italiani perché c’è un’altra Italia, quella operosa e che si ingegna: l’Italia di Io cosa faccio?.

L’ Italia di io cosa faccio? riconosce come primo punto del manifesto promotore il prendiamoci e uniamoci per mano, tutti per uno & uno per tutti riponendo fiducia nel singolo e nella collettività, incoraggiando e stimolando le donne e gli uomini animati da sani principi di onesta  e forza di volontà, ispirate al senso della vita, manifestando un appello alla coscienza della responsabilità, ispirando e applicando un modello di comunità che si fa cittadinanza attiva.

L’ Italia di Io cosa faccio? Incita e sostiene il manifesto promotore, che dovrà essere veicolato, incoraggiato, risvegliato per la ragione che ci accomuna: ripudiare l’autonomia che fa rima con anarchia, promuovere e diffondere  la comunicazione socio-umanitaria, diffondere e favorire la pace della non violenza, applicare nelle  relazioni metodi di convivenza civile ispirati alla fratellanza, riscoprire lo stato d’animo, istituire incontri ed eventi dedicati per favorire il dialogo, il confronto, la socialità tra, con e per la gente;promuovere nuove forme di democrazia ricreando la fiducia e arginando il fenomeno della disaffezione che alimenta la sfiducia nella politica dal significato a favore della polis come missione, apportare benessere nei luoghi dove viviamo, l’altruismo. sostenere iniziative di mutuo soccorso, l’intento e la finalità, favorire le condizioni per una società basata sulla realizzazione umana sociale economica produttiva artistica.

L’Italia di Io cosa faccio? diventà manifesto promotore per valorizzare le persone, il territorio, rendendolo un ambiente e luogo di ascolto, accogliente, sicuro,  sociale, su misura in base alle esigenze e i bisogni individuati.

L’’italia di cosa faccio? promuove l’armonia, la socialità, nuove forme di democrazia, la tutela delle eccellenze del made in Italy, la vivibilità contro il disequilibrio, l’invivibilità e la mediocrità, la malaesistenza e involuzione, per migliorare la qualità della vita, l’educazione la,società, l’economia, la salute, la sicurezza, il lavoro, l’ambiente e quanto non menzionato si ritiene collegato, in estrema sintesi tutto ciò non è possibile spiegarlo nel manifesto promotore, certi che le cose cosi non vanno e bisogna iniziare il processo inverso: risanare per rigenerare.

Il Manifesto promotore l’Italia di Io cosa faccio? tra i punti del Manifesto si impegna a manifestare e diffondere: Condivisione e partecipazione, Ascolto, Accoglienza, Aggregazione Inclusione e amore per il prossimo, ripudiando l’indifferenza, l’egoismo, l’odio, l’incitamento razziale, e le altre forme di discriminazione, emarginazione, esclusione sociale.  L’italia di io cosa faccio? non transige nella mancanza di rispetto della dignità di tutti gli esseri umani e non, gli amici a 4 zampe e tutti gli animali vanno rispettati e tutelati da chi li accudisce e da chi dice di amarli.

L’Italia di Io cosa faccio? aperta, partecipata ,apartitica e non ideologica; trasversale dal basso aspirando verso l’alto per portare a compimento i principi obiettivi e le finalità del manifesto promotore: si potrà aderire in 3 modalità: simpatizzante, attivista, promotore. Possono partecipare ed aderire tutte le persone singole e in gruppo, i cittadini italiani e del mondo, sia che vivono in Italia, gli italiani alla estero, tutti possono contribuire anche chi da lontano ha un legame e vuole dare una mano è ben accetto. L’Italia di io cosa faccio? invita le ragazze e i ragazzi dai 16 anni in su, costituendo i gruppi territoriali giovanili, far parte della Italia di cosa faccio? rappresentando la generazione Z e contribuendo a diffondere gli ideali della meglio gioventù.

Ora tocca a Noi & Voi esistiamo promuovere e creare le condizioni per far si che germogli come forza dirompente che si fà eco diffondendo il manifesto promotore l’italia di Io  cosa faccio?

Da oggi e non un domani che non arriva mai: il futuro è ora.

Per seguire l’Italia di Io cosa faccio? per mettersi in contatto, richiedere informazioni, partecipare, aderire, seguici sulla pagina Io Cosa Faccio? su Fb e Ig.

L’Italia di Io cosa faccio? Non conta chi sei, ne dove sei: conta ciò che fai.

Comunicazione: scrivici alla apposita casella email: iocosafaccio@gmail.com

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore) 

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