Dal carcere di Bruxelles, in un interrogatorio del 13 febbraio, Pier Antonio Panzeri (ex eurodeputato di Pd e Articolo 1) fa nuove rivelazioni su Andrea Cozzolino, il parlamentare campano del Pd, coinvolto nel Qatargate, per il quale la Procura belga ha chiesto l’arresto. Panzeri racconta di avergli presentato l’ambasciatore del Marocco in Polonia, Abdenahim Atmoun: “Atmoun ha rafforzato i suoi legami con Cozzolino” che “è sempre alla ricerca di risorse finanziarie. Vuole sempre più soldi. Mi aveva chiesto cosa potevamo fare con il Marocco”.

“È così che ho proposto ad Atmoun di incontrarlo a Varsavia” continua Panzeri, precisando di non aver partecipato al loro incontro. E poi aggiunge: “Si è creato un vero e proprio rapporto tra Atmoun e Cozzolino. Ad esempio, Atmoun mi ha chiamato perché Cozzolino lo importunava con i soldi. Mi ha chiesto se potevo anticipargli 10 mila euro per Cozzolino. L’ho fatto, ho portato questa somma a Cozzolino nel 2021. Non mi è stato rimborsato questo importo”. Panzeri aggiunge un altro dettaglio: “Cozzolino voleva essere invitato a Parigi con suo figlio per vedere una partita del Paris St. Germain”. “Questo regalo è avvenuto”, continua Panzeri, spiegando che s’è trattato di un omaggio di Atmoun.

Panzeri spiega poi che, sempre con il suo assistente Giorgi, compagno dell’ex vicepresidente dell’Europarlamento Eva Kaili, aveva stretto un accordo con la Mauritania: “Ho incontrato il presidente della Mauritania del tempo, Aziz (Mohamed Ould Abdel Aziz, ndr)”. Nell’incontro s’è discusso dell’importanza che si parlasse in “modo positivo” della Mauritania in cambio di denaro: “Io e Giorgi abbiamo accettato un importo annuo di 50 mila ciascuno. Questo denaro ci è stato consegnato in contanti” due volte tra il 2019 e il 2021 “presso la residenza dell’ambasciatore mauritano a Bruxelles”.

Come rivelato ieri da Repubblica, Le Soir e Knack, Panzeri ha fatto anche il nome dell’europarlamentare di Forza Italia, Lara Comi: il Qatar avrebbe messo a disposizione di Comi e Cozzolino 250 mila euro per le rispettive campagne elettorali. Ha poi raccontato d’aver visto e gettato via una borsa di Comi con 60-70 mila euro in contanti che, però, non mette in connessione con il presunto finanziamento: “Non so da dove venissero i soldi di questa borsa”. Versione smentita dai legali di Comi.