Il Libro, La dignitá restituita
Storie e implicazioni della prima norma sociale della Repubblica, la legge Merlin, nel libro di Rita Moré La dignitá restituita
di Stanislao Scognamiglio
PORTICI | CITTÁ METROPOLITANA DI NAPOLI – Con la legge n. 75 del passato 20 febbraio 1958, a oggetto l’…Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui, sono state abolite e chiuse centinaia di case di tolleranza operanti sull’intero territorio nazionale.
La legge Merlin, cosiddetta dal nome della proponente, sancisce il divieto dell’esercizio «di case di prostituzione nel territorio dello Stato e nei territori sottoposti all’amministrazione di autorità italiane.
La senatrice Angelina (Lina) Merlin, insegnante di formazione cattolica, ex partigiana e militante socialista, reputando inammissibile che nel nostro Paese si potesse sfruttare la prostituzione al fine di guadagno economico, dopo dieci anni di dure battaglie parlamentari vede trionfare il principio della civiltà e del rispetto della donna.
Da allora, nonostante i ripetuti attacchi e continui ricorsi alla Corte costituzionale che, ha sempre rigettato ogni tentativo tendente alla declaratoria di incostituzionalità, la legge è ancora in vigore.
Nel suo breve saggio, dal titolo La dignità restituita. L’impegno della senatrice Angelina Merlin per l’emancipazione delle “invisibili”, la professoressa Rita Moré presenta la figura e l’opera dell’esponente politico.
Componente dell’Assemblea Costituente e prima donna a essere eletta al Senato della Repubblica Italiana, così ne parla l’autrice: La senatrice Angelina Merlin, donna di grande talento e ricchezza umana, è certamente una delle più alte personalità del Novecento. Con le sue battaglie a favore dell’uguaglianza, della giustizia, delle donne e dei lavoratori, la Merlin ha contribuito alle trasformazioni del costume e della cultura nei difficili anni del secondo dopoguerra allorquando il nostro paese andava allineandosi alle moderne democrazie. Il suo nome e il suo impegno politico sono rimasti legati alla legge che abolì le case chiuse.
Nel saggio, appena editato in proprio, sottolinea l’autrice: Nel ripercorrere il lungo iter della legge, attraverso una breve ricostruzione dello scenario sociale e culturale di quegli anni, vuole portare in primo piano le idee e i valorimessi in campo dalla Merlin, idee e valori che hanno una forza educante e che ancora oggi possono essere modello ai giovani nell’impegno della piena realizzazione dei nostri principi costituzionali.
A 44 anni dal decesso della senatrice e a 65 anni dall’entrata in vigore della legge, la saggista porticese presenterà al pubblico il suo lavoro proprio nella ricorrenza della Giornata internazionale dei diritti della donna, 8 marzo, in Villa Fernandez alla via Armando Diaz.
Rita Moré è nata e risiede a Portici. Laureata in Pedagogia nel 1972, ha proseguito i suoi studi in ambito sociale conseguendo poi i titoli di Assistente Sociale e Operatore Dirigente Sociale. È stata docente di storia e filosofia.
Negli ultimi 17 anni della sua carriera di docente ha insegnato al Liceo Carlo Urbani di San Giorgio a Cremano. È stata inoltre formatrice in diversi corsi abilitanti per gli insegnamenti di Filosofia e di Storia e Filosofia.
Interessata ai temi del femminismo, per 2 anni è stata iscritta e ha militato nella sezione territoriale dell’UDI. Da sempre ha mantenuto vivo il suo interesse per la storia e per la storia delle donne in particolare seguendo, negli anni, corsi e convegni, espressione delle diverse compagini femministe impegnate in ambito metropolitano.
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