Un Simposio in Vaticano e due volumi per riflettere su una teologia fondamentale del sacerdozio
La crisi delle vocazioni sacerdotali, nell’emisfero settentrionale, sembra essere legata a una crisi di identità: che cos’è un sacerdote? E se rimaniamo incerti sulla definizione, come possiamo invitare gli uomini a prendere un impegno così mal definito? Lo scopo del Simposio internazionale tenutosi in Vaticano, nell’aula Paolo VI, dal 17 al 19 febbraio 2022, era proprio quello di offrire elementi di riflessione su una teologia fondamentale del sacerdozio. Il primo volume raccoglie gli atti del Simposio mentre il secondo contiene delle prospettive complementari.
Papa Francesco, nel suo discorso introduttivo (pp. 11-24), uno dei più lunghi e personali del suo pontificato, ha dato l’orientamento generale, condividendo la propria esperienza di sacerdote e vescovo e ricordando che
“la vita di un sacerdote è anzitutto la storia di salvezza di un battezzato”.
E questa storia si costruisce intorno a quattro vicinanze: con Dio, con il vescovo, con gli altri sacerdoti e con il popolo di Dio.
Perché il sacerdote è inseparabile da un popolo e da una storia: è chiamato per essere donato a un popolo, ma il suo ministero lo inserisce nella storia della salvezza. In questo senso, c’è una sola vocazione, quella di Cristo che chiama i suoi apostoli. Tutti i ministeri, tutti i carismi nascono da questa partecipazione al corpo di cui Egli è il Capo.
I circa venti relatori del Simposio (provenienti da una decina di Paesi) hanno posto le basi del discernimento, in tre grandi sessioni: storia (e nuovi orizzonti post-conciliari), teologia (Trinità, missione, sacramentalità) e pastorale (celibato, carisma, spiritualità). I contributi fondamentali sono accompagnati da approcci concreti alla vita consacrata e alla formazione dei sacerdoti.
Ma tre giorni di presentazioni non avevano esaurito il tema: così il secondo volume apporta dei complementi storici, ecumenici (sulle chiese orientali) e dei contributi alla formazione.
La vasta documentazione raccolta non è solo storica: le proposte teologiche sono decisive per comprendere che cosa sia il sacerdozio, sia tra i fedeli che tra i ministri ordinati. La dimensione pneumatologica (e trinitaria) aperta dal sacerdozio comune a partire dal battesimo, e diffusa dal sacerdozio ministeriale, sta alla base della necessaria ed essenziale complementarità delle due forme di sacerdozio. Questi due volumi monumentali Per una teologia fondamentale del sacerdozio, 2 voll., 370 e 545 pp. editi dalla Libreria Editrice Vaticana, 2023, (tradotti e pubblicati in sei lingue a cura Cardinale Marc Ouellet) sono ormai un riferimento importante per qualsiasi riflessione sul sacerdozio.
(*) Comitato scientifico Centro di ricerca e antropologia delle vocazioni
(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)