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Caserta. ‘Le bugie del Piano affogano nell’acqua e nel fango del Volturno esondato’: tuona il Coordinamento Bufalino

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Nuovo affondo per la politica del Coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino:

Le bugie del Piano affogano nell’acqua e nel fango del Volturno esondato: la politica venga a dirci domenica che altro stiamo aspettando!

Venerdì mattina Gianni Fabbris, Francesco Geremia e Pasquale D’Agostino sono stati nell’area esondata del fiume Volturno (vedi sotto il post pubblicato su FB), al termine della ricognizione, verificata la gravissima situazione, rilasciano la seguente dichiarazione.

Ancora una volta in un territorio ferito e abbandonato da troppo tempo per la irresponsabilità delle istituzioni, l’ennesimo, prevedibilissimo e annunciatissimo evento atmosferico di ordinaria entità, produce danni pesanti che colpiscono il tessuto produttivo e la tenuta ambientale. In particolare colpiscono il territorio rurale affondando le produzionin ortofrutticole e della filiera aqllevatoriale.

Puntualmente la pioggia annunciata ha messo sott’acqua una vasta e viva area del territorio Casertano abbandonato al proprio destino nonostante le innumerevoli denunce e le richieste di intervenire per mettere in sicurezza l’area e per rimuovere le criticità.

Questa volta, insieme alla vergogna delle risposte che non arrivano, nonostante le denunce e le richieste do accertare le responsabilità che <<dormono>> nei cassetti della Procura della Repubblica, degli Uffici Comunali e della Regione, l’acqua e il fango del Volturno, diventano la più grande denuncia del fallimento del Piano antibrucellosi della Regione Campania.

Per anni la Regione (fidandosi della parola dei tecnici incaricati a elaborare e gestire il Piano antibrucella e tbc)  ha sostenuto che non servivano la vaccinazione, la prevenzione, la messa in sicurezza del territorio ma che bastavano la macellazione di massa e la cosiddetta <<biosicurezza>>.

La biosicurezza è una parola apparentemente amica che nasconde un grande imbroglio e una fallimentare strategia. Se qualcuno pensa che sia un passo avanti per la conversione agroecologica (di cui noi siamo i primi sostenitori) si metta l’anima in pace, non è così … è solo l’ennesimo imbroglio.

E’ la prassi per cui le aziende dovrebbero adottare misure per <<impedire>> ai batteri della brucella e della tbc di entrare nelle stalle. La logica di queste misure è, fondamentalmente, quella per cui attorno alle aziende vanno costruiti muri di cemento (che costano), sotto le stalle vanno fatti pavimenti di cemento (che costano), le aziende devono adottare misure per trasformare le stalle in veri <<bunker in lager di isolamento>> per impedire agli animali selvatici e non (gatti, cani, volpi, istrici, corvi, garzette, piccioni, topi, ecc..) di entrare nelle aziende e <<contaminare le bufale>>.

Una follia cerebrotica che ha finito per rinchiudere gli animali (abituati al contrario di vivere liberi nel fango degli acquitrini) in veri lager con l’illusione che nessun piccione un giorno potesse defecare sulle magiatoie (nemmeno i sedicenti <<espertio della Regione>> sono ancora arrivati a imporre misure che racchiudono le aziende sotto campane di vetro e dunque, con buona pace del Dott. Limone e dei suoi collaboratori <<autocelebrati esprti incriticabili perchè <<come tanti comuni mortali>> hanno una laurea , i piccioni e gli altri animali continuano a defecare sulle mangiatoie senza essersi chiesti prima se hanno la BRC e la TBC e senza aver chiesto il permesso al Dott. Limone).

Il Fiume Volturno e il sistema di canali che lo circondano non devono aver letto il Piano e le sue cerebrotiche elucubrazioni spacciate per assiomi scientifici e, esondando ed uscendo dal proprio alveo, hanno sconfessato le sciocchezze raccontate per anni dalla Task Force della Regione Campania, assunte come dogma dal Presidente De Luca e acquisite come certezze da una politica sempre più <<disponibile ad assecondare qualsiasi sciocchezza antiscientifica pur chè venga detta dall’incaricato compiacente di turno>>. L’acqua del Volturno e dei suoi canali, ha invaso le stalle indenni e non indenni, portando ovunque il rischio di brucella e TBC (almeno questo è quello che gli esperti guidati dal Dott. Limone hanno sempre dichiarato)”.

Si chiedono al Coordinamento degli allevatori ”Ora come la mettiamo, presidente De Luca? A che serve andare oltre? Restituiamo i soldi investiti nel cemento con la promessa che avrebbero risolto i problemi e abbattiamo tutti gli animali che a questo punto sono a rischio? Oppure prendiamo atto del fallimento di una strategia (come ci dicono tutti i numeri) e cambiamo rotta puntando sulla prevenzione, una larga azione per la vaccinazione di massa, il coinvolgimento pieno delle aziende e l’azzeramento di una Task Force inutile quanto colpevole?”.

Sono queste le risposte che il movimento, ormai, attende dalla politica e che sono poste all’invito di partecipare alla Sesta edizione degli Stati Generali in Difesa del Patrimonio Bufalino che si terrà a Cancello e Arnone domenica mattina fra le ore 10 e le ore 13.

Nutrita la presenza degli eletti e delle organizzazioni che si confronteranno con gli allevatori e i loro alleati (vedi il lin k con le adesioni in continuo aggiornamento) e forte la richiesta del Movimento “Salviamo le Bufale”.

Due obiettivi li abbiamo ormai raggiunti: il Paese è sempre più consapevole del disastro in cui ci hanno ricacciato le scelte della Regione sostenute da settori del Governo Nazionale uscente ed è sempre più chiaro che esistono proposte in campo per risolvere la situazione ( quelle del Movimento degli Allevatori sostenute da alcuni dei maggiori esperti internazionali). Ora la politica dica cosa vuole fare e le istituzioni assumano le proprie responsabilità. Persino il fango dell’Alluvione indica la strada: a casa chi ha fallito (a cominciare dal Dott. Limone con la Task Force nominata dalla Regione Campania) e si riscriva un piano pensato per risolvere i problemi e non per tenere ancora aperta la crisi ingrassando chi finora ne ha approfittato”.

Cancello e Arnone/ Grazzanise/Castel Volturno (20.1.23, ore 11.30)

In  queste ore i componenti del Coordinamento unitario in difesa del Patrimonio Bufalino sono nell’area alluvionata a verificare quanto sta accadendo ed a sostenere le emergenze.

L’Associazione tutela allevamento bufala mediterranea (con il coordinamento attivo di Adriano Noviello suo presidente e il contributo della @Lega Bufalina e dell’Associazione Amici della Bufala) sta intervenendo in almeno quattro delle aziende maggiormente colpite per fornire fieno agli animali stremati che hanno passato molte ore nell’acqua e che se non verranno alimentati sono a rischio di sopravvivenza.

Gianni Fabbris Pasquale D’Agostino della Confederazione Altragricoltura con Francesco Geremia della Confederazione Nazionale Artigiani – CNA sono da questa mattina nell’area per verificare sul posto la condizione di molte stalle e caseifici invase dall’acqua registrando crescenti difficoltà.

Fabbris, Geremia e D’Agostino rilasciano una prima dichiarazione: “ , , ’ , . ’. ’ ? . ? ’ ? , , ? ? ’ . ? ̀ , ”.

Nel pomeriggio di oggi, il Coordinamento distribuirà un più compiuto resoconto, dando anche conto dei lavori di preparazione per la Sesta edizione degli Stati Generali in Difesa del Patrimonio Bufalino che si terranno domenica mattina 22 proprio nell’area coinvolta dalla ennesima alluvione.

Vedi e approfondisci (https://altragricoltura.net/coordinamento-bufale/stati-generali/stati-generali-sesta/le-bugie-del-piano-affondano-nel-volturno-esondato/)

(Coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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