Giustizia innovativa: Marito violento in carcere anche se la moglie dovesse essere ‘rifugiata’
Il Tribunale di Roma, decidendo in sede di riesame, confermava l’ordinanza emessa dal G.i.p. del Tribunale di Roma con la quale era stata applicata la custodia cautelare in carcere nei confronti di Tizio per il delitto di maltrattamenti in danno della della coniuge separata, Mevia.
Per il Tribunale, la custodia in carcere era misura necessaria in ragione dell’aggressività dell’indagato incapace di contenere i propri impulsi a causa dell’abituale assunzione di sostanze alcoliche e dell’atteggiamento di rivalsa del predetto anche dopo la collocazione della persona offesa e dei figli minori in una casa protetta, in relazione al manifestato intento di scoprire il luogo in cui la persona offesa si trova attraverso informazioni assunte presso la scuola frequentata dai figli.
(Autore: Avvocato Anna Andreani © AvvocatoAndreani.it – Risorse Legali – Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)