Il nuovo numero in edicola e online
da domenica 18 dicembre
a cura di Angiola Codacci-Pisanelli
Gli occhi azzurri come la giacca a vento, alle spalle una distesa di neve, lo sguardo dritto verso un futuro che non c’è più. La Persona dell’anno per l’Espresso è “Lorenzo”: Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni morto durante uno stage scuola-lavoro. È il simbolo di una società che con la scusa dei tirocini manda allo sbaraglio operai-ragazzini: solo nel 2022 nel sono morti tre. E tre persone ogni giorno perdono la vita in fabbriche e cantieri della Penisola.
Chi era Lorenzo Parelli, con i suoi progetti e le sue passioni, lo raccontano Luana De Francisco e Anna Dichiarante, che firma anche un lungo focus sullo scandalo dei morti sul lavoro. Una strage che continua anche se, come ha detto Sergio Mattarella in un discorso in omaggio a Lorenzo di cui pubblichiamo un estratto, «la sicurezza è un dovere». Chiara Sgreccia ricostruisce limiti e rischi del sistema degli stage, che dovrebbero introdurre al lavoro ma diventano l’anticamera del precariato. E Lirio Abbate nel suo editoriale spiega perché il giovane friulano è il simbolo della crisi d’identità della scuola e del mondo del lavoro funestato ogni anno da troppi lutti.
Il sistema salute è in crisi: la sanità pubblica è in ritirata, scrive Gloria Riva, e le spese per quella privata gettano nella povertà molte famiglie, soprattutto al sud. Ma se passa la riforma Calderoli, ammonisce Ivan Cavicchi, solo i ricchi potranno curarsi. L’intera economia italiana, intanto, è in grande difficoltà dopo un effimero mini-boom (di Eugenio Occorsio). E non consola che anche la Germania, come scrive Uski Audino, sia impantanata in una crisi economica.
Per la pagina politica, Susanna Turco ricostruisce le correnti del Pd spaccate dalle candidature di Bonaccini e Schlein. Meloni intanto taglia ogni aiuto allo spettacolo (di Gabriele Bartoloni) e segue Draghi su tutto tranne la lotta all’evasione (di Bruno Manfellotto). Carlo Tecce fa il punto sul partito che è il punto debole del governo: Forza Italia, ormai una polveriera pronta a esplodere. La giustizia è già un caso: il ministro Nordio è circondato da un girotondo di ex (ne scrive Susanna Turco) mentre Pietro Grasso vede nella separazione tra Pm e giudici il pericolo del ritorno di una super-polizia.
Mentre a Bruxelles scoppia lo scandalo intorno al “sistema Qatar” e la credibilità europea, come scrive Federica Bianchi, finisce sepolta in una valigia di banconote, Gianfrancesco Turano svela nuovi dettagli dell’ipocrisia mondiale verso la corruzione arrivata da Doha. E Rainer Moritz torna sul peccato originale dell’assegnazione dei mondiali. Elena Kaniadakis invece rivela i legami italiani dello scandalo di spionaggio interno che sta travolgendo il governo greco.
Dall’Iran, Roberta Grima rivela che i dispersi sono migliaia, quasi tutti appartenenti a minoranze, mentre il famoso pianista Ramin Bahrami spiega a Luigi Vicinanza perché le proteste stanno diventando una rivoluzione. In Ucraina intanto la guerra è diventata vita quotidiana per i bambini che non ricordano più la pace: Sabato Angieri ne raccoglie le storie.
Si parla della vita quotidiana nell’Argentina della svalutazione (di Ludovico Mori), del rapporto del neopremier inglese Sunak con la sua religione induista (di Tiziano Fusella) e del successo mondiale di piante e fiori a chilometro zero, che rispettano l’ambiente e i diritti dei lavoratori (Salvatore Di Mauro). Il movimento No Tav intanto compiono trent’anni: Diletta Bellotti fa il conto del costo materiale e umano del progetto e del significato delle proteste.
E l’Espresso chiude con un focus sulle novità della lingua italiana di Gaia Manzini con Beatrice Cristalli e Vera Gheno e un’intervista a Enzo Traverso sulla malinconia della Storia (di Giuliano Battiston). Francesca De Sanctis presenta il Gran Tour del teatro europeo, Emanuele Coen fa dialogare Fabrizio Bosso ed Enrico Rava, James Cameron ci accompagna negli abissi del nuovo “Avatar” (di Claudia Catalli). E Barbara Alberti, romanzando una notizia di cronaca nera, adatta al mondo dei social la tragica storia del rapporto al buio tra Amore e Psiche.