Natale nella Portici Reale
Dalla calda atmosfera del Presepe vivente, al calore delle luci, ai colori e alle dolci note: la Portici francescana diventa Reale
di Stanislao Scognamiglio
PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – È stato reso pubblico il manifesto delle iniziative programmate dai Frati Minori Conventuali del Convento di Sant’Antonio insieme a La Cetra Angelica Onlus, per le imminenti festività natalizie 2022-2023.
Con il fine di offrire alla cittadinanza momenti culturali e spettacolari da vivere in mera letizia, propongono Natale nella Portici reale.
L’evento è stato orchestrato con il contributo del Comune di Portici e il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli.
Il cartellone delle attività, stilato nell’ordine cronologico, comprende i seguenti appuntamenti:
- Sabato 17 Dicembre 2022, dalle 18 alle 21: Presepe Vivente.
Dopo anni di forzato fermo, causato da varie contingenze (crollo dell’affresco della volta del presbiterio in chiesa, pandemia indotta dal Covid19) Comunità francescana conventuale ha inteso voler riprendere la tradizionale performance. Nelle intenzioni dei frati «… la calda atmosfera del Presepe, con il calore delle luci e le dolci note», rappresenta l’incipit a vivere appieno il Mistero del Santo Natale.
Pertanto, in sinergica collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli e l’Associazione culturale compagnia teatrale I Giocondi di Sant’Anastasia cureranno la realizzazione della decima edizione del suggestivo “Presepe Vivente”.
Ideato e diretto dal medico Luigi De Simone, dal passato dicembre 1980, in quarant’anni il “Presepe Vivente” più longevo d’Italia, dal piccolo paese vesuviano è stato portato in molte località della Campania e non solo. Nella storia della compagine teatrale, resterà indelebile il ricordo della rappresentazione tenuta in Terra Santa: Nazareth e Betlemme, 3 e 6 gennaio 2017.
Nella corrente edizione porticese, ancora una volta, il tratto stradale di Via dell’Università, racchiuso tra la chiesa di Sant’Antonio e i Siti Reali, come per incanto trasformato in una piccola Greccio, accoglierà la rappresentazione dell’Incarnazione del Cristo Redentore.
I 13 meravigliosi quadri saranno animati dai rodati attori della Compagnia anastasiana, ai quali si affiancheranno numerosi volontari ascritti ai gruppi operanti in parrocchia.
Queste l’ubicazione e i titoli delle scene: Sagrato della Chiesa di Sant’Antonio di Padova: San Francesco – Cappella Reale: Annunciazione – Corte di Palazzo Reale: Mercato, Osteria, Profeti, Pastori – Scalone di Palazzo Reale, lato mare: Nobili – Scale: Erode – Ingresso Orto Botanico: Magi – Scalone d’onore di Palazzo Reale, lato monte: I Reali e i musici – Esedra di Palazzo Reale: Lavandaie, Pescatori – Prateria: Natività.
- Mercoledì 28 Dicembre, alle 19: Presentazione del libro Storia del Tappeto di fiori a Portici dalle origini a oggi.
Introdotto dall’avvocato Luca Manzo, assessore all’istruzione del Comune di Portici, nella chiesa di Sant’Antonio, Stanislao Scognamiglio illustrerà la centenaria tradizione porticese d’infiorare le strade cittadine in occasione di processioni religiose o di ricorrenze civili.
- Venerdì 28 Dicembre, alle 11.30: La Befana vien di giorno…alla Reggia.
Curata dal Dipartimento di Agraria e dalla Comunità francescana di Sant?Antonio, presso il settecentesco Galoppatoio, interno al complesso monumentale Mascabruno, i bambini potranno festeggiare lietamente l’Epifania con giochi, canti e suoni.
- Venerdì 6 Gennaio, alle 20: “Quanno nascette Ninno”.
Spettacolo canoro musicale nella chiesa di Sant’Antonio con i Damadakà e Gianni Aversano, incentrato sul classico repertorio della tradizione religiosa natalizia.
Il ben riuscito armonico sodalizio celebra il mistero cristiano «… in tutti i modi possibili del sentimento umano: gioia, dolore, malinconia, umorismo, festa, ballo…». Attraverso i canti del Meridione d’Italia, da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a Enzo Avitabile, accompagnate dal suono degli strumenti tradizionali (zampogna, ciaramella, chitarra, chitarra battente, tofa, marranzano, tammorra, tamburello), le voci, in polifonia, invitano gli ascoltatori «… alla riflessione ma anche al canto e al ritmo, alla commozione ma anche alle simpatiche storie di Pulcinella quarto magio e dell’Angelo Gabriele preso a mazzate».
La Comunità francescana conventuale e la Dirigenza del Dipartimento di Agraria, sottolineando che l’ingresso è del turo libero e gratuito, invitano la cittadinanza a partecipare numerosi alle iniziative concertate contro il “sistema” camorra.
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