Caiazzo. ‘Authentica Ten’: nella pizzeria più piccola del mondo, Franco Pepe propone cene ‘a quattro mani’
Martedì 29 novembre Franco Pepe ha inaugurato “AuthenticaTen”, ciclo di appuntamenti a quattro mani con gli amici e gli chef che hanno accompagnato il cammino di Pepe in Grani in questi 10 anni, nella piccola pizzeria privata all’interno dello stesso palazzo storico di Pepe in Grani.
È iniziata con lo Chef Giuseppe Iannotti, titolare del Kresios, ristorante 2 Stelle Michelin di Telese (Bn), la prima cena:
«Però vorrei precisare che – continua Pepe – proprio perché la mia idea di pizza si basa sul concetto di semplicità e ricerca, quando si tratta di aggiungere ingredienti riconducibili all’alta ristorazione, dovrebbe essere uno Chef ad abbinarli sulla pizza. Le sue competenze e la sua creatività darebbe un risultato sicuramente diverso da quello di un pizzaiolo»
«… però voglio precisare una cosa – continua Pepe – proprio perchè io racconto sempre della semplicità della mia pizza, quando si tratta di metterci elementi cruciali della cucina e dell’alta ristorazione è importante che anche sulla pizza lo faccia direttamente lo chef e non il pizzaiolo».
Dieci commensali, dieci portate, due grandi amici e la cena è servita. Sono bastati pochi minuti perché Pepe e Iannotti creassero un menu unico ed irripetibile, fondato sulle materie prime d’eccellenza, la propria creatività e la voglia di divertirsi insieme agli spettatori di quella che è risultata essere una cena spettacolare.
Dai crocchè di patate che raccontano l’infanzia di Franco nella pizzeria di suo padre Stefano, al formaggino con le foglie d’oro creato dallo Chef Iannotti, gli ospiti hanno assaggiato un susseguirsi di emozioni e sapori intensi, come il calzone con la scarola e i cannolicchi, o la pizza con broccoli e anguilla; piatti irripetibili per un’Authentica serata di gusto.
Il perfetto abbinamento dei vini selezionati da Davide Guarino, Sommelier di Pepe in Grani, ha fatto da cornice ad una cena che non poteva terminare in maniera migliore se non con la dolcezza e la leggerezza dei dessert.
La Crisommola del Vesuvio è una delle pizze fritte sul menu di Pepe in Grani che non ha certo bisogno di presentazioni, seppur questa volta sia stata servita con una spolverata di foie gras, come piace a Iannotti.
Dulcis in fundo, ennesima sorpresa della serata, il Pastry Chef Armando Palmieri, che ha deliziato il palato dei presenti in sala con il suo “Cornetto di mezzanotte”, un croissant con gelato di bufala e amarene che ha lasciato gli ospiti ad occhi chiusi per pochi minuti.
Franco Pepe
Franco Pepe è considerato il pizzaiolo italiano più famoso del mondo. L’impasto è nel suo DNA. Suo nonno era panettiere, suo padre era pizzaiolo, e lui e i suoi fratelli hanno continuato l’attività di famiglia. Ad oggi, Franco è considerato uno dei pizzaioli migliori al mondo, famoso per il suo impasto unico, preparato completamente a mano, con ingredienti creativi che celebrano e reinventano le ricette classiche della tradizione italiana, elevando l’arte della pizza.
La sua popolarità ha avuto inizio con un articolo di Jonathan Gold, gastronomo vincitore del premio Pilutzer che ha scritto nell’edizione americana della rivista Food and Wine: “Probabilmente ho mangiato la pizza migliore del mondo da Franco Pepe”. A partire da questo momento, è diventato il pizzaiolo più votato nella guida “Dove mangiare la pizza” di Phaidon, nella quale gli chef indicano il proprio luogo preferito dove mangiare nel mondo.
Pepe in Grani
Pepe in Grani, una pizzaeria situata a Caiazzo, un piccolo paese di 5500 abitanti a pochi kilometri da Caserta, è il posto dove Franco Pepe riceve una media di 400 clienti a prepara 800 pizze al giorno. Il progetto Pepe in Grani si basa sulla ricerca e la selezione di materei prime , nonchè sul fattore umano e la sperimentazione su alcune tecniche classiche: la tecnica di frittura, l’utilizzo di forni elettrici, la strutturazione del team e il supporto scientifico. La sua pizza si basa sull’innovazione, partendo però dalla tradizione. Potenzia il suo impasto con uno speciale blend di farine prodotto esclusivamente per lui, punto chiave della sua produzione. Il suo obbiettivo è condividere con il mondo, attraverso le sue pizze, i sapori e le storie del proprio territorio.
Giuseppe Iannotti
Nel 2007 interrompe gli studi per seguire la sua passione e apre un ristorante a Castelvenere, che già portava il nome “Krèsios”. Da lì a poco inaugura anche una bottega di specialità gastronomiche selezionate con cura maniacale (Krèsios Bottega, a Telese Terme). Nel 2011 i due progetti si fondono e trasferiscono la residenza sotto un unico tetto, quello di una masseria di famiglia appena fuori Telese, l’attuale Krèsios, cornice oggi di un ristorante gourmet, e alcune eleganti camere.
Nel 2013 entra a far parte dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe (JRE), si aggiudica il ‘Premio Vent’anni’ attribuito da San Pellegrino a un protagonista emergente della scena gastronomica italiana durante il congresso Identità Golose e ottiene la sua prima stella Michelin. Nel 2017 è Premio Innovazione in Cucina per Le Guide de L’Espresso ed entra a fare parte de l’Associazione Le Soste. Alfredo Buonanno, maître del Krèsios, è miglior sommelier dell’anno per la Guida de L’Espresso Ristoranti 2018.
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