“Luca Tozzi e il suo tempo” presentato presso l’IC a lui intitolato
Frignano-Si è tenuta oggi presso l’Aula magna dell’Istituto Comprensivo di Frignano la presentazione del libro del professore Lucio Santarpia “Luca Tozzi, uomo del suo tempo”. L’evento è stato particolarmente significativo, poiché la scuola è intitolata a Luca Tozzi, e l’autore, oltre ad essere uno stimatissimo medico e già docente universitario, è il sindaco del Comune di Frignano. Non una presentazione qualsiasi, ma una dichiarazione di attenzione e cura verso il proprio territorio e la sua storia. E non a caso, dopo i saluti della dirigente scolastica Gabriella Clemente e dell’assessore all’Istruzione Lucia Maisto, i lavori sono stati preceduti dalla proiezione di un video del fotografo Ciro Faraldo, “Guardare la propria terra”, un reportage tra bellezze e punti problematici della provincia di Caserta.
Luca Tozzi, come ci racconta il professore Santarpia, stimolato dalle domande Gabriella Clemente e di Nicola Rosselli nasce a Frignano nel 1638, dove si trova ancora, purtroppo in degrado, la sua abitazione. Completa i primi studi presso il seminario vescovile di Aversa, per poi passare a Napoli, dove si dedica alla matematica e alla filosofia, e infine si laurea in Medicina presso lo studium federiciano, sotto la guida di Onofrio Ricci. A 21 anni è già laureato e acquisisce rapidamente una certa notorietà. Consultato da personaggi illustri, divenne archiatra (medico pontificio) di papa Innocenzo XII, poi medico di Carlo II di Borbone. In occasione della peste di Bari del 1690 ebbe l’incarico di coordinare tutte le attività sanitarie. Amico personale di Giambattista Vico, che frequentava quotidianamente, amava insegnare non solo medicina, ma anche filosofia, astronomia, etica. Si occupò approfonditamente del rapporto tra salute e alimentazione, fu tra i primi a riconoscere nella “follia” una patologia da curare e non un segno di possessione demoniaca, ma soprattutto fu tra i fondatori della semiotica medica, ossia del metodo di osservazione sistematica dei sintomi. Alla sua opera si deve l’inizio di una scuola di medicina di altissimo livello, una metodologia in cui si formarono anche Serao e Domenico Cirillo.
Sono intervenuti l’editore Giuseppe Vozza, che ha voluto testimoniare l’impegno della sua casa editrice a valorizzare la memoria storica e culturale del Mezzogiorno d’Italia; il rettore dell’Università Partenope professore Antonio Garofalo, nativo di Frignano, che ha illustrato tra l’altro gli importanti obiettivi raggiunti e i programmi futuri dell’università da lui diretta; la professoressa Maria Luisa Chirico, già docente universitaria di filologia classica presso l’Università degli studi “Vanvitelli” e animatrice culturale instancabile, la quale ha affermato che la lettura del libro l’ha riportata indietro nel tempo, ai tempi in cui viveva a Frignano e in via Luca Tozzi c’era una scuola gestita dalla suore, in particolare da Suor Saveria. La professoressa ha colto poi l’occasione per ribadire la necessità di recuperare al patrimonio pubblico l’abitazione di Luca Tozzi, per poi concentrarsi sul ruolo che quest’ultimo ha ricoperto nella storia della medicina.
Ha concluso l’incontro la professoressa Iolanda Capriglione, Presidente del club UNESCO sezione di Caserta , specializzata anche in storia della medicina, la quale ha sottolineato come Luca Tozzi abbia operato nel contesto della rivoluzione scientifica e come la sua opera risulti ancora grandemente sottovalutata. La professoressa ha anche lanciato l’idea di partire dal libro per organizzare una vera e propria mostra dedicata a Luca Tozzi, idea accolta immediatamente dal Comune e dalla scuola.
In tutti gli interventi è stato possibile cogliere il sentimento di una salda e lunga amicizia con l’autore, in una mattinata che è stata più di un semplice incontro culturale. Numeroso il pubblico intervenuto, nonostante il maltempo.
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