L’attore e regista Francantonio mette in scena la commedia “Il sangue è sangue” di Angelo Capuano
L’Associazione Culturale e Sportiva “Orizzonti” di Casapulla, nell’ambito delle attività della decima stagione teatrale, Direzione artistica di Gianfranco Tecchia, con la Compagnia Teatrale “Il Sipario”, nel Teatro Comunale di Casapulla, via Enrico Fermi n. 20, rappresenterà la commedia “Il sangue è sangue” di Angelo Capuano, con la regia di Antonio Franco, in arte Francantonio.
La commedia, in tre atti scritta circa un trentennio fa dal compianto Angelo Capuano, verrà rappresentata nei giorni mercoledì 7 dicembre 2022 – ore 20.30, giovedì 8 dicembre – ore 18.00, sabato 10 dicembre – ore 20.30 e domenica 11 dicembre – ore 18.00.
Gli attori che metteranno in scena l’originale lavoro “valoriale” si sono calati perfettamente nella parte dei protagonisti e meritano una doverosa e analitica citazione: Aniello Scudieri, Marilena Natale, Maria Gravina, Mara Iannotta, Luca Sorbo, Francantonio, Massimo Musco, Pasquale Laganà, Gianfranco Tecchia, Lorenzo Cecere, Raffaele Santillo e Simona Orlando. I predetti attori nella rappresentazione si gioveranno della maestria di Raffaele Vasaturo – arrangiamenti e voce, Alessio Carbone – voce, Rossella Dello Iacono e Serena Dragone – aiutoregia, Giampiero Vigliotti – tecnico luci ed audio, Mimmo Maccariello e Antonio Pisciotta – scenografia, Antonio De Matteo – responsabile di sala.
La commedia dal sapore prettamente familiare di un tempo piuttosto recente presenta agli spettatori il legame di “sangue” che unisce i componenti di una famiglia tradizionale portatrice di sani valori. Il regista e attore Francantonio ha curato, come è sua abitudine e consuetudine, l’insieme dei protagonisti e tutto ciò che serve a rendere accattivante e piacevole la commedia, con la solita dedizione e competenza che lo contraddistingue.
Francantonio, attore e regista di Calvi Risorta, vanta al suo attivo un curricolo di alto profilo: è stato protagonista di corsi di recitazione, laboratori, scuola teatrale, seminari e spettacoli di notevole rilevanza; ha lavorato con registi di “peso” tra i quali Enrico Ianniello, Toni Laudadio, Lucio Allocca, Lello Serao, Tonino Aiuti, Renato Carpentieri e ha portato in scena numerose commedie tra le quali “La fortuna con l’effe maiuscola” di Eduardo De Filippo e Madame Baccalà.
L’autore della commedia “Il sangue è sangue”, Angelo Capuano, nacque a Calvi Risorta l’11 luglio 1920 e morì all’ospedale di Sessa Aurunca il 20 gennaio 2017. Fin da ragazzo mostrò le sue notevoli capacità intellettuali e nel 1932, dodicenne, entrò come seminarista nella Scuola Apostolica dei Padri Passionisti di Calvi Risorta ove frequentò le classi liceali ma conseguì, dopo aver lasciato il seminario, da privatista, a guerra terminata, l’Abilitazione Magistrale. Nelle operazioni belliche del secondo conflitto mondiale fu catturato -1941 – nel deserto libico dai soldati australiani e dopo un periodo di prigionia in Sud Africa fu condotto in Scozia dalla quale fece ritorno al suo paese nativo, Calvi Risorta, soltanto il 27 marzo 1946. Nel 1948 vinse il concorso per insegnante nella scuola primaria e nel 1978, dopo trent’anni di onorata carriera, con un congruo abbuono di sette anni quale combattente, lasciò l’insegnamento attivo. Nella politica fu un “personaggio” di primo piano e per ben trent’anni fu membro elettivo del civico consesso del comune di Calvi Risorta e negli anni 1968 – 1970 e 1975 – 1980 ricoprì anche la carica di Sindaco e con la sua sindacatura si realizzarono diverse opere pubbliche che da tempo la cittadinanza ne avvertiva la necessità. Nel 1950 portò all’altare la leggiadra signorina Teresa Guglielmi da Monteroduni (IS), la quale lo rese felice genitore di tre splendide creature. Il suo estro lo portò ad essere non solo l’autore della commedia “Il sangue è sangue” ma anche del dramma sacro in quattro atti “San Nicandro Vescovo e Martire” e del componimento storico “La caduta di Cales”. Nell’ultimo periodo della sua esistenza terrena scrisse una corposa e particolareggiata autobiografia “Memorie di guerra e di prigionia”, che ne consegnò copia solo a pochi amici e tra questi all’estensore del presente servizio, e la concluse con questa significativa espressione “Chiudo queste memorie sicuro che un eventuale lettore vorrà perdonare riferimenti e insistenze su argomenti che potrebbero sembrare di poco interesse. Per me, dati i momenti e le circostanze in cui essi sono stati vissuti rivestono interesse particolarmente importante”.
Info prenotazioni: cell. 391.7598486/338.8475830.
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