Caiazzo. ‘Schianto’ in via Caduti allagata, auto ‘affossata’ ma per fortuna nessuno usciva dal cancello
Che il temporale, ampiamente preannunciato per questo sabato, abbia potuto rappresentare anche una circostanza fortunosa per qualcuno era difficile da ipotizzare però tant’è considerando che, se non fosse piovuto a dirotto, probabilmente qualche malcapitato pedone sarebbe finito schiacciato fra il cancello e la macchina del malcapitato ingegnere caiatino uscita fuori strada e rovinata (alla lettera) nel fossato che costeggia la traversa di via Caduti sul Lavoro, ove insiste l’isola ecologica comunale, mentre cercava di fronteggiare in qialche modo la furia delle acque.
Furia consueta, per i residenti, quella dell’acqua piovana proveniente dall’area sovrastante, ove “vox populi” negli anni troppi alberi sono stati tagliati e troppi sbancamenti sono stati tollerati per erigere nuovi casermoni (ormai la caserma “di” Caiazzo resta solo in qualche tabella maldestramente ignorata) al posto delle campagne coltivate: il tutto in nome del “progresso”, dicono, accecato dal dio quattrino.
Problema non solo ricorrente ad ogni acquazzone, come in altri vari tratti, comunali e non, della strada che mena versi Alvignano, ma anche ampiamente noto ai preposti comunali caiatini, tanto che anche recentemente c’è stato un sopralluogo di tutto “lo stato maggiore” cittadino rafforzato, sempre secondo i “bene informati”, da un tecnico, puntualmente esterno, cioè da pagare profumatente, dicono sempre il solito “amico dell’amico”.
Intanto è immaginabile che, uscito in qualche modo dall’auto mezza ribaltata e passata la paura, il proprietario dell’auto danneggiata rivenndichi il giusto risarcimento dal Comune: e pantalone paga, anche per questo…
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