Qatar, l’Europa condanna i mondiali della vergogna e della corruzione: incalza Pedicini
“Dall’Europa finalmente condanna ai mondiali della vergogna e della corruzione” rende noto Piernicola Pedicini, europarlamentare, a margine della votazione di una risoluzione a Strasburgo, che incalza: “Si faccia luce sugli operai morti, sui funzionari Fifa corrotti e sulle violazioni dei diritti umani.
Pur se tardivamente, oggi l’Europa ha finalmente condannato i vergognosi mondiali di calcio in Qatar.
Con una risoluzione votata per acclamazione, abbiamo denunciato tutte le nefandezze emerse durante la fase di organizzazione del capitolo più drammatico e paradossale dell’appuntamento più atteso dagli amanti dello sport”.
Così il parlamentare europeo del Gruppo Greens/Efa Piernicola Pedicini, a margine della votazione a una risoluzione sul caso dei mondiali di calcio corso di svolgimento in Qatar.
“Con questo atto speriamo si faccia piena luce sulla morte degli oltre seimila operai durante la costruzione dei cosiddetti ‘stadi gioiello’. Decessi rapidamente archiviati come effetto di cause naturali e sui quali non è mai stata aperta alcuna inchiesta.
Lavoratori sfruttati, sottopagati, a molti dei quali sarebbero stati sequestrati i passaporti, così da tenerli in ostaggio e sotto continuo ricatto. Un fenomeno denunciato da anni, in un Paese dove sono sistematiche le violazioni, a ogni livello, dei diritti fondamentali e dei diritti umani, dove la violenza di genere è perpetrata dalle autorità di pubblica sicurezza e dove sono sempre più frequenti gli arresti di persone omosessuali e Lgbt, spesso oggetto di abusi durante il loro stato di detenzione.
Una competizione – prosegue Pedicini – assegnata a seguito di episodi di corruzione di funzionari Fifa, come confermato dal Dipartimento di giustizia Usa.
Ed è grazie a un emendamento a firma del Gruppo Greens/Efa – conclude l’europarlamentare – che abbiamo ottenuto l’impegno dei Paesi membri a introdurre procedure di trasparenza nell’assegnazione dei Mondiali di Calcio, ponendo che le violazioni dei diritti fondamentali e le violenze di genere costituiscano un criterio di esclusione vincolante per l’assegnazione di qualsiasi evento sportivo internazionale”.
(Giuseppe Porzio, Accredited Parliamentary Assistant – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)