Bonus governativi: contro le speculazioni, Confcontrubenti paventa esposto in Procura
«Liberare i cassetti fiscali delle imprese edili»: è questa la richiesta di Confedercontribuenti, pronta a presentare un esposto alla Procura della Repubblica per evitare speculazioni.
Confedercontribuenti chiede al Governo italiano di rendere liberi i cassetti fiscali alle imprese che hanno maturato crediti grazie agli Eco Bonus e ai Sisma Bonus e si riserva di adire le vie legali per far luce sulla questione al fine di salvare migliaia di aziende.
A denunciare quanto sta avvenendo in questo periodo è Carmelo Finocchiaro (nella foto), presidente di Confedercontribuenti, che paventa il rischio, reale, per le imprese, di restare impigliate nelle reti di speculatori nazionali e internazionali, pur di riprendere la liquidità già maturata e necessaria per non far fallire le proprie imprese, che hanno investito sulla base delle normative applicate finora dal governo.
«Ora -afferma Finocchiaro palesando una seria preoccupazione per le tante attività del settore edile, che in quest’ultimo periodo hanno trainato l’economia italiana, impiegando migliaia di lavoratori- il sistema rischia di implodere.
Con questo blocco, a cui stano partecipando non solo le banche ma anche Poste Italiane, e adesso anche Eni ed Enel, sono stati bloccati i cassetti fiscali delle imprese, impedendo che i crediti vantati diventassero soldi, capaci di permettere alle imprese di portare avanti la loro attività.
Tale situazione ha permesso ad una serie di speculatori nazionali e internazionali di scendere in campo per comprare i crediti delle imprese che hanno bisogno di liquidità.
Proprio il diritto di recuperare i propri crediti per avere liquidità, trasformato in un bisogno per la sopravvivenza, sta determinando costi assolutamente pesanti da sostenere per le imprese italiane.
Nella legge di bilancio non c’è nessun intervento o provvedimento che faccia pensare che il Governo voglia intervenire per fermare il mercato degli speculatori, cioè, per ridare alle banche e alle poste la possibilità di riprendere il credito ed utilizzarlo per dare liquidità alle imprese.
A tal proposito Conferdercontribuenti si riserva di presentare un esposto alla Procura della Repubbica di Roma nei prossimi giorni, affinché si possa avviare un’indagine per accertare le responsabilità che rischiano di far precipitare nell’usura criminale migliaia di imprese».
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)