Lettera aperta dei docenti precari al ministro dell’Istruzione
Riportiamo il testo integrale della lettera scritta da docenti precari del SUD ITALIA a cui è stata negata la possibilità di lavorare per una spunta, con l’auspicio di una diffusione affinché non sia una spunta a decidere di negare un diritto costituzionale: il diritto al lavoto.
Alla c.a.
Preg.mo Prof. Giuseppe Valditara,
Ministro dell’Istruzione e del Merito
Con la presente, ci rivolgiamo alla Signoria Vostra per sottoporre alla sua Eccellentissima attenzione la seguente situazione di fatto. Siamo un gruppo di docenti precari nelle scuole rispettivamente per infanzia e primaria residenti e che lavorano nel sud Italia: Sardegna, Sicilia, Campania, Puglia e Abruzzo, che intende denunciare una grave situazione verificatasi all’atto della compilazione della domanda per l’inserimento nelle GPS e graduatorie d’Istituto. Ogni due anni ci viene chiesto di compilare una domanda per l’aggiornamento che quest’anno aveva come termine ultimo le 23:59 del 31 maggio u.s.. La domanda prevedeva la possibilità di inserire fino a 20 sedi scolastiche valevoli per le convocazioni da G.I. ovvero Graduatorie d’Istituto. All’inizio del presente anno scolastico si è verificata una situazione altamente incresciosa L’ordinanza Ministeriale n.112 del 06/05/2022 che ha disciplinato l’aggiornamento delle graduatorie Provinciali per supplenze e di istituto ha previsto all’art.11 la possibilità per il docente di scegliere fino due circoli e 5 istituti comprensivi su 20 sedi dove optare di essere chiamato per le supplenze brevi fino a dieci giorni con particolari e celeri modalità di interpello e presa di servizio. Orbene, un numero considerevole di aspiranti docenti, nel momento in cui ha compilato tramite il sistema Istanze On Line la propria domanda, non ha avuto la possibilità di operare la propria preferenza e quindi flaggare il SI oppure il NO per detta tipologia di supplenza e ciò non per motivi a lui adducibili , ma perché non erano assolutamente presenti le caselle corrispondenti al SI o al NO su cui mettere la spunta in base alla propria preferenza.L’invio della domanda aveva un limite temporale perentorio delle 23:59 del 31/05/2022, ma la si poteva modificare, qualora necessario tutte le volte che lo si ritenesse necessario. Per esempio aggiungere titoli accademici, titoli di servizio ecc.; ma era impossibile modificare questa scelta ricontrollando la domanda tramite il pdf riepilogativo, in quanto, nella tabella delle sedi, anziché trovare la dicitura supplenza breve, era presente la scritta INDIRIZZO con a fianco scritto. Quindi, non solo non vi era data la possibilità di indicare la sede di propria preferenza su cui fare ricadere la scelta, ma non era possibile ne ravvedersi dell’errore di non avere aderito o meno in quanto la scritta INDIRIZZO:NO non poteva essere in nessun modo ricollegata alle supplenze brevi fino a 10 giorni e neppure era possibile modificare manualmente la pagina preimpostata per fare uscire correttamente le caselle. Pertanto, nonostante non si fosse spuntata la casella, perché si ribadisce NON presente, il sistema in automatico riportava sotto ciascuna sede la scritta INDIRIZZO NO che equivaleva a nessuna scuola scelta per volere essere convocati per le supplenze brevi fino a 10 giorni.Molte di noi per non incorrere in errori di compilazione, si sono rivolte ad un sindacato ovviamente non a titolo gratuito, ma perlopiù nessun addetto ha evidenziato, spiegato ed edotto a per quanto riguardava questa parte della domanda, dato che nessuno ha parlato di questa famosa spunta ed opzione per la scelta dei due circoli e cinque istituti sopracitati.Tutto questo è riconducibile senza alcun ombra di dubbio ad un bug nel sistema operativo informatico, un sistema fallace che presenta un evidente vizio di forma.Ci indigniamo perché questa situazione ha ed avrà notevoli e dannosissime ripercussioni sulla situazione lavorativa di chi per un mero guasto, errore, inefficienza del programma informatico si trova per i prossimi due anni notevolmente penalizzata rispetto a chi ha potuto fare la scelte e ,quindi,si vedrà sorpassato in graduatoria perdendo guadagni e punteggio .Ci indigniamo perché questo vale solo per le classi di concorso di primo grado, infanzia e primaria e non per il secondo grado.Ci indigniamo per non essere state ascoltate dagli USP, nonostante le comunicazioni ufficiali via PEC, spesso siamo stati ignorati, dalle segreterie umiliate o nel migliore dei casi ci hanno risposto di fare riferimento agli USP. Abbandonati dai sindacati che hanno, nella maggioranza dei casi, compilato la domanda, sotto compenso, la cui risposta è stata di non poter fare nulla o di minimizzare che non avrebbe comportato la mancanza di lavoro, cosa assolutamente non vera, dato che notoriamente la situazione al sud è di estrema criticità per il sovrannumero degli insegnanti e,di conseguenza, ancora una volta siamo in una situazione difforme in peius rispetto al nord.Ci rivolgiamo a Lei Onorevole Signor Ministro, abbiamo bisogno che la nostra voce venga ascoltata, che venga portato alla luce questo grave caso di disparità ed anomalie chiedendo che venga eliminato questo sistema discriminatorio che ci ha tagliato ingiustamente fuori dalla possibilità di lavorare in maniera equa per ben due anni.Due anni che comporteranno la mancanza di lavoro, di guadagno per intere famiglie, la mancanza di punteggio a favore di chi invece verrà convocato e ci sorpasserà nelle graduatorie.
Certe/i che venga ascoltata la nostra voce, chiediamo alla Signoria Vostra una risposta che sia finalizzata concretamente a ripristinare la dovuta parità di opportunità lavorative e attendiamo fiduciosi in una favorevole accoglienza della presente istanza.
Nell’attesa porgiamo distinti saluti,augurandole un buon lavoro per la sua carica istituzionale di recente acquisizione.
Le/i docenti della spunta negata
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