La Guardia Costiera e la Polizia di Stato scoprono e recuperano reperti archeologici
Nella mattinata del 27 ottobre, la Guardia Costiera e la Polizia di Stato hanno denunciato, in stato di libertà, un settantaseienne di Gaeta e sua moglie poiché ritenuti responsabili di detenzione illecita di reperti archeologici.
In particolare, la Guardia Costiera di Napoli e la Squadra Mobile della Questura di Caserta, col supporto dei Commissariati di P.S. di Gaeta e Fondi nonché del Nucleo Speciale d’Intervento del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma, hanno realizzato una serie di perquisizioni domiciliari e informatiche, delegate nell’ambito di diversa indagine.
Nell’abitazione di un noto cittadino di Gaeta, sono state rinvenute due anfore di particolare interesse storico. Si tratta, nella fattispecie, di manufatti risalenti a diversi secoli orsono, uno dei quali stimato addirittura come appartenente all’epoca precristiana, del valore di decine di migliaia di euro.
Alla luce di ciò, i reperti storici sono stati sottoposti a sequestro e, in quanto tali, posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i seguiti di competenza.
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