Caiazzo. Gran festa liturgica giubilare per il millenario del trapasso del santo patrono
Tutto programmato nei minimi dettagli per onorare cristianamente santo Stefano Minicillo venerato patrono e protettore di Caiazzo e della sua ultra millenaria diocesi della quale, appunto, Santo Stefano è stato vescovo fra il decimo e l’undicesimo secolo.
Festeggiamenti particolari per ricordare, anche con l’indizione dell’anno giubilare, il trapasso, avvenuto il 29 ottobre 1023, del vescovo, originario di Macerata Campania, cittadina del casertano ove ugualmente il culto del santo è molto intenso.
Anche per questo, in occasione del sentiti festeggiamenti liturgici celebrativi del millenario, culminanti sabato, alla solenne celebrazione serale presieduta dal vescovo monisgnor Giacolo Cirulli e alla sentita, conseguente processione della venerata effigie, è stata invitata e parteciperà anche una delegazione di fedeli maceratesi capeggiata dal loro parroco; visita che sarà ricambiata l’indomani da una rappresentanza di fedeli caiatini presente a quella processione.
Non è tutto perché è attesa con apprensione anche la sentita fiaccolata dall’ulivo “di santo Stefano”, cosiddeto perché, secondo la leggenda, oltre mille anni addietro il vescovo caiatino soleva soffermarsi in meditazione e preghiera; ulivo tuttora verdeggiante anche grazie alle cure disposte anni addietro dalla civica amministrazione.
Cure che hanno avuto un seguito recentemente, anche con la sistemazione del circostante ambito, fermamente voluta dal sindaco Giaquinto, che del santo porta il nome di battesimo, il quale lo ha reso noto attraverso i propri canali social.
Auguri, quindi, al primo cittadino e a quanti altri portano il nome del santo protettore di Caiazzo.
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