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Piedimonte Matese. Mimmo Locasciulli al Decimo ‘Festival dell’Erranza’

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Fervono i preparativi per la decima edizione del “Festival dell’Erranza” che terrà banco venerdì 16 e sabato 17 settembre nello storico chiostro dei Frati Domenicani in Piedimonte Matese.

Fra i tanti autorevoli ospiti dell’interessante quanto originale kermesse, spicca, proprio a conclusione del festival, l’incontro col noto cantautore abbruzzese Mimmo Locasciulli, che, fra l’altro, al suo attivo la partecipazione al Festival di Sanremo 1985 con il brano “Buona Fortuna”.

Di seguito il programma completo del Festival:

X edizione “la Partenza e la Restanza”, Chiostro Domenicano, Piedimonte Matese 16 – 17 settembre 2022

Calendario incontri e notizie sugli ospiti

Venerdì 16 settembre:

Ore 17.30: Presentazione “Il viaggio di Mariam” di Mahmoud Hasan Al-Jasim: Paolo Miggiano incontra Greta Sala – Letture di Alessia Guerriero;

Ore 18.15: Quel luogo a me proibito: Rosaria Strippoli incontra Elisa Ruotolo;

Ore 19.00: Geografia del dissenso: Gianni Vernetti;

Ore 19.45: La città di Atlantide: Annalisa Mazzola incontra Massimo Bignardi.

Sabato 17 settembre:

Ore 17.00: Il Paese Interiore: un viaggio dentro ciascuno, un pellegrinaggio fra borghi abbandonati attraverso l’opera dell’antropologo Vito Teti – Docufilm di Luca Calvetta e Massimiliano Curcio.

Ore 17.30: La restanza, ancorati e spaesati: Incontro streaming con Vito Teti;

Ore 18.15: L’erranza nelle piattaforme: Aldo Bonomi; Le sfide del presente: Marco Revelli; La memoria, le dimore: Antonella Tarpino;

Ore 19.15: Come piante fra i sassi: Domenico Ciruzzi incontra Mariolina Venezia;

Ore 20.00: Eretiche, donne che resistono: Mary Attento incontra Adriana Valerio:

Ore 21.00: Incontro musicale con il cantautore Mimmo Locasciulli.

La Partenza e la Restanza

Il tema di questa edizione interesserà il Partire e il Restare, aspetti inseparabili e intrecciati alla storia dell’umanità.
L’uomo è continuamente in viaggio anche quando pensa di sostare.
Il sentimento della restanza stabilisce una relazione di reciprocità con la par tenza: chi lega il proprio corpo a un luogo di solito migra attraverso la propria mente.
L’opzione di restare non dovrebbe ri- dursi all’accettazione di un destino, al con trario andrebbe vissuta come una scelta, anche se lacerante e dolorosa.
La restanza non va intesa come forma di nostalgia regressiva, piuttosto come ten sione del pensiero verso nuovi progetti, come possibilità di movimento e novità.
È pur vero che per restare realmente è necessario camminare, cioè errare negli “spazi invisibili del margine”. L’homo sa piens è in bilico tra viaggio e sosta, inclu sione ed estraneità, esigenza di “spostarsi” e desiderio di “casa”.
“I partiti e i rimasti non possono fare a meno gli uni degli altri”. Non si resta mai del tutto, così come non si “parte” mai in modo definitivo. Eppure non è facile per entrambi riconoscersi somiglianti nella propria diversità.                                                                                           Il direttore artistico Roberto Perrotti

Mahmoud Hasan Al-Jasim

Scrittore e docente universitario siriano ha insegnato per numerosi anni al College of Arts and Humanities dell’Università di Aleppo. Nel 2012 si trasferisce alla Qatar University per diventare membro del corpo accademico del Dipartimento di Lingua Araba.
È autore di tre romanzi: Gufranaki ya ummi (Perdonami, madre, 2014), Nazara la ta̔rifu al-haya (Sguardi irriverenti, 2015) e Nuzụh Maryam (Il viaggio di Mariam, 2015), pubblicato in Italia presso Terra Somnia Editore, 2022.
Quest’ultimo è stato inserito nella long list del Premio internazionale per la narrativa araba (IPAF) del 2016.

Greta Sala

Laureata in Lingue e Culture del- l’Asia e dell’Africa presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.
Nel corso della sua formazione, ha approfondito lo studio della lingua araba attraverso soggiorni ad Amman, Beirut e Il Cairo.
Attualmente svolge un dottorato di ricerca in Letteratura araba moderna e contemporanea presso l’Institut Natio- nal des Langues et Civilisations Orien- tales di Parigi, in cotutela con L’Orientale di Napoli.

Alessia Guerriero

Laureata in Giurisprudenza, svolge la pratica forense in materia penale. È cofondatrice di Terra Somnia Editore. È autrice di Istanze poetiche. Fottutissimi pensatori in liberi versi, Terra Somnia Editore, 2020.

Paolo Miggiano

Giornalista pubblicista, dottore in Scienze dell’Investigazione, ha conseguito il master in Criminologia e in Va- lorizzazione e Gestione dei Beni Confiscati alle Mafie. È stato responsabile dei progetti editoriali della Fondazione Pol.i.s., membro della Direzione Nazionale di Cittadinanzattiva Onlus e degli Organismi di rappresentanza dei lavoratori della Polizia di Stato. Dirige la collana “Linea di difesa” della casa editrice Di Girolamo Edizioni. È cofondatore di Terra Somnia Editore, casa editrice salentina, nata nel 2020.
Ha scritto, fra gli altri, A testa alta. Federico Del Prete: una storia di resistenza alla camorra, Di Girolamo Editore; Ali spezzate. Annalisa Durante. Morire a Forcella a quattordici anni, Di Girolamo, Editore. Istanze poetiche. Fottutissimi pensatori in liberi versi, Terra Somnia Editore, 2020.

Elisa Ruotolo

Scrittrice nata nel 1975, ha esordito per nottetempo nel 2010, con la raccolta Ho rubato la pioggia, vincitrice del Premio Renato Fucini e finalista al Premio Carlo Cocito 2010.
Nel 2014 ha pubblicato, sempre per nottetempo, Ovunque, proteggici, selezionato dalla Commissione del Premio Strega 2014 e finalista al Premio Internazionale Bottari Lattes Grinzane.
Ha poi pubblicato Una grazia di cui disfarsi. Antonia Pozzi, il dono della vita alle parole, rueBallu, 2018. Per Interno Poesia, nel 2019, ha curato il volume Mia vita cara. Cento poesie d’amore e silenzio di Antonia Pozzi e per nottetempo la raccolta poetica Corpo di pane.
Nel 2021 per Feltrinelli ha licenziato Quel luogo a me proibito.

Gianni Vernetti

Nato a Torino nel 1960, è stato deputato e sottosegretario agli Affari Esteri, rivolgendo il proprio impegno politico e civile ai temi dei diritti umani, della democrazia, dell’ambiente e della sicurezza internazionale.
Negli ultimi anni si è dedicato all’analisi e allo studio del crescente confronto fra democrazie e regimi autoritari, dando voce a leader demo- cratici, dissidenti e oppositori in esilio.
Instancabile viaggiatore e profondo conoscitore del Medio Oriente, Asia, e Africa, dal 2018 scrive di politica estera e geopolitica su “la Repubblica”.
Suo recente libro, Dissidenti, Rizzoli, 2022.

Massimo Bignardi

Massimo Bignardi (Salerno 1953) si è formato negli anni settanta all’Università degli Studi di Salerno con Enrico Crispolti. Già professore di Storia dell’arte contemporanea e di Arte ambientale e architettura del paesaggio presso l’Università degli Studi di Siena, dove ha diretto la Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici, è direttore del Museo-FRaC Baronissi (Fondo Regionale d’Arte Contemporanea) e di “geaArt”, periodico di cultura, arti visive, spettacolo e nuove tecnologie creative.
Tra le sue recenti pubblicazioni: Autoritratto urbano. Luoghi tra visione e progetto (2017); Picasso a Napoli. Una “Montmartre arabe” (2017); Siena laboratorio del contemporaneo (2018); Terrazze al sole. Il paesaggio e la vita italiana nella pittura dei viaggiatori del XX secolo (2019); La città di Atlantide. Arte ambientale tra processi di demo- cratizzazione e ornamento urbano (2021); Futurvesuvio. Futurismo e futuristi in Campania 1910-1924 (2022).

Annalisa Mazzola

Artista e saggista, si diploma con lode presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove attualmente lavora come Cultrice alle cattedre di Storia e Fenomenologia dell’Arte Contemporanea.
Tra le pubblicazioni: Catarsi, su Infiniti Mondi. Bimestrale di pensieri in libertà n. 15/16, 2020; Augusto Perez.
La scultura negli ideali di un’epoca suprema su ZEUSI. Linguaggi contemporanei di sempre. La trincea delle arti, n. 11/12, 2021; Nel durante. Osservazioni su un’opera di Alfano alla GAN, su Nel tempo, n. 15 della stessa rivista, 2022.

La città di Atlantide

Il Paese Interiore, un viaggio dentro ciascuno oltre ogni provenienza. Voce narrante di Ascanio Celestini.
Docufilm realizzato da Luca Cal- vetta e Massimiliano Curcio, libera- mente ispirato agli scritti
dell’antropologo Vito Teti.
In una terra reale e metafisica insieme, una regione che si disvela a chi sa decifrarne i codici segreti, il Paese Interiore mostra la Calabria come una mappa del futuro di ogni luogo, dove ci si interroga sul confine tra l’andarsene e il tornare, tra la bellezza e il dolore. Un viaggio dentro ciascuno, oltre ogni provenienza.

Il paese interiore – docufilm

Il Paese Interiore è nato all’improvviso, dalla pura passione di due amici e grazie alla generosa collaborazione di tante persone. È stato realizzato a costo zero, senza alcuna società di produzione e con pochi strumenti. Non è la tecnica ad animarlo, è l’auspicio di strappare all’oblio i volti, i paesaggi, le sapienze che qui sono raccolti.

Vito Teti

Già ordinario di Antropologia culturale presso l’Università della Calabria, si occupa attualmente di antropologia e letteratura dei luoghi.
Tra i suoi libri più recenti ricordiamo: Terra inquieta, Rubbettino 2015; Il colore del cibo. Geografia, mito e realtà dell’alimentazione mediterranea (Meltemi 2019); Prevedere l’imprevedibile. Presente, passato e futuro in tempo di coronavirus (Donzelli 2020) e Nostalgia. Antropologia di un sentimento del presente (Marietti 2020). Per Einaudi ha pubblicato Ma- ledetto Sud (2013); Fine pasto. Il cibo che verrà (2015); La restanza (2022).

Aldo Bonomi

Sociologo, fondatore e coordinatore del consorzio Aaster, ha pubblicato negli ultimi trent’anni numerosi testi sul cambiamento dei territori italiani nella loro dimensione produttiva, sociale e antropologica.
Tra questi Il trionfo della moltitu- dine (Bollati Boringhieri, 1996); Il capitalismo molecolare (Einaudi, 1997), Il distretto del piacere (Bollati Borin- ghieri, 2000); Il rancore (Feltrinelli, 2008) e Il capitalismo in-finito (Ei naudi, 2013).
Ha diretto la rivista “Communitas” (Editoriale Vita) e dirige la collana “comunità concrete” di DeriveApprodi, con la quale ha pubblicato (insieme a Marco Revelli e Alberto Magnaghi) Il vento di Adriano. La comunità concreta di Olivetti tra non più e non ancora (2015).
Dal 2004 cura la rubrica Microco- smi sul quotidiano “Il Sole 24 Ore”. Il suo più recente lavoro è Oltre le mura dell’impresa (DeriveApprodi, 2021).

Antonella Tarpino

Storica e saggista nata nell’Ivrea olivettiana, ha pubblicato Sentimenti del passato. La dimensione esistenziale del lavoro storico (La Nuova Italia 1997). Per Einaudi, tra i suoi libri recenti: Geografie della memoria. Case, rovine, oggetti quotidiani (2008), Spaesati. Luoghi dell’Italia in abbandono tra memoria e futuro (2012), vincitore del Premio Bagutta 2013, Il paesaggio fragile. L’Italia vista dai margini (2016), vincitore del premio internazionale The Bridge Book Award 2017, e Memoria imperfetta. La comunità Olivetti e il mondo nuovo (2020). Suo ultimo lavoro, Il libro della memoria. Dimore, stanze, oggetti. Dove abitano i ricordi, Il Saggiatore, 2022.

Marco Revelli

Storico e sociologo, è stato allievo di N. Bobbio. Insegna Scienza della politica all’Università del Piemonte Orientale ed è noto per gli studi sul Novecento totalitario e democratico.
È un attento indagatore delle dinami che storicamente rintracciabili tra politica e strutture socio-produttive, con un interesse particolare per il passaggio dal for dismo al post-fordismo; Lavorare in Fiat (1989) e gli altri studi sulla realtà torinese sono da collocare in questo ambito.
Ha scritto, fra gli altri, La sinistra sociale – oltre la civiltà del lavoro (1998) e Sinistra destra – l’identità smarrita (2007). Dopo Controcanto (2010), nel 2011 ha curato Democrazia e segreto di N. Bobbio, mentre sono del 2012 Non sono un treno, scritto con L. Pepino, in cui analizza le complesse vicende con- nesse con la TAV, e I demoni del potere.
Tra le sue opere più recenti, Finale di partito (2013), Dentro e contro. Quando il populismo è di governo (2015), Non ti riconosco. Un viaggio eretico nell’Italia
che cambia (2016), Populismo 2.0 (2017), La politica senza politica. Perché la crisi ha fatto entrare il populismo nelle nostre vite (2019) e Umano Disumano Postumano. Le sfide del presente (2020).
È direttore del Centro interdiparti- mentale per il Volontariato e l’Impresa Sociale (CIVIS, Università del Piemonte Orientale).

Domenico Ciruzzi

Avvocato penalista e cassazionista, intraprende, intorno alla metà degli anni ’80, un brillante percorso professionale.
All’intensa attività forense si è unito un impegno associazionistico e ordini- stico, in particolare come Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, come Presidente della Camera Penale di Napoli e come Vice Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane.
Nel corso degli ultimi anni, ha svolto una cospicua attività accademica, presso la Scuola di Specializza- zione per le Professioni Legali della Università degli Studi Federico II di Napoli e presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.
Autore e regista, ha ricoperto su delega del Sindaco di Napoli, la carica di Presidente della Fondazione Premio Napoli, ente morale costituito con D.P.R. del 5 giugno 1961.

Mariolina Venezia

Scrittrice e sceneggiatrice è nata a Matera e vive a Roma, dove lavora per cinema, teatro e televisione. Con Einaudi ha pubblicato Mille anni che sto qui, vincitore del Premio Campiello 2007.
Sempre per Einaudi ha pubblicato le indagini di Imma Tataranni: Come piante tra i sassi (2009, 2018 e 2021), Maltempo (2013, 2018 e 2021), Rione Serra Venerdì (2018 e 2021), Via del Riscatto (2019 e 2021) e Ecchecavolo (2021).
Da questi gialli è stata tratta la serie televisiva in onda su Rai1 Imma Tataranni – Sostituto procuratore, arrivata alla seconda stagione con uno straordi- nario successo di pubblico.

Adriana Valerio

Storica e teologa italiana, è impegnata da più di trent’anni nel reperire fonti e testimonianze per la ricostruzione della memoria delle donne nella storia del cristianesimo. Alla fine degli anni ’80 ha posto la questione della storia dell’esegesi femminile, divenendo una delle più riconosciute esperte nel campo.
È docente di Storia del Cristianesimo e delle Chiese all’Università “Federico II” di Napoli.
Tra le fondatrici del Coordinamento Teologhe Italiane, è direttrice della collana internazionale “La Bibbia e le donne”. Tra le sue opere: Cristianesimo al femminile (Napoli, 1990); Donna po- tere e profezia (Napoli, 1995); I sermoni di Domenica da Paradiso (con Rita Librandi; Firenze, 1999); Madri del Concilio. Ventitré donne al Vaticano II (Roma, 2012); “Carche di dolore e bisognose d’aita”. La Cronaca di Fulvia Carac- ciolo, monaca di S. Gregorio Armeno (1580) (Napoli, 2013). Ha inoltre curato Donne e Bibbia. Storia ed esegesi (Bolo- gna, 2006); Archivio per la Storia delle donne, 7 voll. (Napoli; poi Trapani, 2004- 2011); Donne e Bibbia nel Medioevo (con Kari E. Børresen; Trapani 2011). Con Feltrinelli ha pubblicato Le ribelli di Dio. Donne e Bibbia tra mito e storia (2014). Di recente ha dato alle stampe Maria Maddalena. Equivoci, storie, rappresentazioni (Il Mulino, 2020) ed Eretiche. Donne che riflettono, osano, resistono (Il Mulino, 2022).

Incontro musicale con il cantautore Mimmo Locasciulli

Entrata libera.

Nei giorni del festival:

Banco libri al Festival

La libreria Feltrinelli di Caserta, con sede in Corso Trieste 154/156, parteciperà al Festival attraverso la presentazione e la gestione della Libreria dell’Erranza.
Il banco sarà fornito dei testi degli autori ospiti dell’edizione attuale, insieme alle opere proposte negli anni prece- denti e a una vasta scelta di libri riguardanti il tema dell’erranza.

La Guardiense al festival: la cultura e il vino

Un progetto comune fra La Guardiense e il Festival dell’Erranza, riguardante le eccellenze del territorio.
La cooperativa agricola La Guardiense, fra le più grandi d’Italia, fondata nel 1960, oggi conta più di 1000 soci.
La cooperativa presta grande attenzione alla sostenibilità ambientale, facendo uso di energie rinnovabili provenienti da un innovativo impianto fotovoltaico. La Guardiense ha saputo adeguarsi ai tempi, divenendo simbolo del progresso tecnologico della provincia e offrendo linee di prodotti di alta qualità.

Ideazione e direzione artistica: Roberto Perrotti – “direzione@festivaldellerranza.it”;

Organizzazione: Annamaria Ventriglia, Cristina Palumbo, Silvia Bisceglia;

Web e social network: Vincenzo Rapa;

Ufficio Stampa: Mary Attento – “ufficiostampa@festivaldelleranza.it”;

Stampa-Tipografia: Bandista Piedimonte Matese:” tipografiabandista@virgilio.it”;

Contatti: “comunicazione@festivaldellerranza.it” – “www.festivaldellerranza.it”.

Patrocinio: Città di Piedimonte Matese.

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