La Cassazione: condannato per condotta omissiva il titolare del bar per gli schiamazzi dei clienti davanti al suo locale
Rischia una condanna penale il titolare del bar quando i suoi clienti schiamazzano davanti all’entrata. È quanto affermato dalla Corte di cassazione che ha respinto il ricorso di un uomo che era stato condannato per disturbo alle persone in quanto i clienti del suo bar si radunavano davanti all’entrata, creando così una grande confusione. Ad avviso dei Supremi giudici, il titolare di un’attività risponde per non aver impedito gli schiamazzi. In altre parole, «risponde del reato di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone il gestore di un pubblico esercizio che non impedisca i continui schiamazzi provocati degli avventori in sosta davanti al locale anche nelle ore notturne. Per i giudici di legittimità, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che “La qualità di titolare della gestione dell’esercizio pubblico comporta l’assunzione dell’obbligo giuridico di controllare, con possibile ricorso ai vari mezzi offerti dall’ordinamento come l’attuazione dello “ius excludendi” e il ricorso all’autorità, che la frequenza del locale da parte degli utenti non sfoci in condotte contrastanti con le norme poste a tutela dell’ordine e della tranquillità pubblica”. Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”.
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