Casertavecchia. ‘Settembre al Borgo’: chiusura con ‘doppio botto’ domenica 4 settembre
L’edizione numero 50 del ‘Settembre al Borgo’ saluta il pubblico con un quarto appuntamento ancora una volta con delle esibizioni di altissimo profilo artistico, fil rouge che ha caratterizzato questa rassegna che ha festeggiato il mezzo secolo di vita dall’idea nata al professor Michele De Simone, decano dei giornalisti di Terra di Lavoro.
Ma che ha segnato anche il sesto mandato da direttore artistico del maestro Enzo Avitabile.
“Caserta accoglie il Mondo”, ma anche il Mondo che arriva a Caserta con gli appuntamenti del sabato che hanno avuto come protagonisti il piano e i ritmi del Flamenco di David Dorantes Pena, Dorantes per gli appassionati e i suoni ipnotici delle launeddas del ‘sonadore’ Luigi Lai strumento a fiato più antico di tutta l’area mediterranea.
Si chiude in bellezza, invece, con il drammaturgo napoletano Enzo Moscato, tra i più apprezzati in Italia e all’estero, ed il Canzoniere Grecanico Salentino di Mauro Durante e soci, capaci di vincere i Songlines Music Awards (l’Oscar della World Music) nel 2018.
Folklore e cultura del tacco dello stivale con musica e balli travolgenti.
Enzo Moscato sarà di scena assieme a Giuseppe Affinito con lo spettacolo ‘Luparella ovvero Foto di Bordello con Nanà’, ennesima esclusiva della kermesse casertana di quest’anno.
La Chiesa dell’Annunziata, accogliente e da riscoprire sarà la scenografia dove la carne e lo spirito si fondono, dove sacro e profano danno forma all’Arte.
Il Canzoniere Grecanico Salentino, infine, chiuderà col botto ‘Settembre al Borgo’ con lo spettacolo chiamato ‘Meridiana’, un percorso su una direttrice verso il Sud e verso i Sud del globo.
Pizzica, Taranta, passione e magia che farà sicuramente scatenare la calda piazza Vescovado.
CANZONIERE GRECANICO SALENTINO
Fondato in Puglia nel 1975 dalla scrittrice Rina Durante, il Canzoniere Grecanico Salentino è il
primo e più importante gruppo di musica popolare salentina.
L’affascinante dicotomia tra tradizione e modernità caratterizza la musica del CGS: il gruppo reinterpreta in chiave moderna le tradizioni che ruotano attorno alla celebre pizzica tarantata rituale, che aveva il potere di curare attraverso la musica, la trance e la danza il morso della temibile tarantola.
Gli album e gli spettacoli del Canzoniere Grecanico sono un’esplosione di energia, passione, ritmo
e magia, che incantano il pubblico e lo trasportano in un viaggio dal passato al presente della
cultura salentina grazie al battito del tamburello.
La formazione musicale è composta da Mauro Durante (voce, percussioni, violino), Alessia
Tondo (voce), Silvia Perrone (danza), Giulio Bianco (zampogna, armonica, flauti e fiati popolari,
basso), Massimiliano Morabito (organetto), Emanuele Licci (voce, chitarra, bouzouki), Giancarlo
Paglialunga (voce, tamburieddhu) e continua ad innovare e rappresentare la musica italiana e
salentina nel mondo.
Il CGS annovera collaborazioni con artisti di fama internazionale come Ludovico Einaudi, Piers
Faccini, Ballake Sissoko, Ibrahim Maalouf, Fanfara Tirana, Stewart Copeland deiPolice, senza
perdere la propria identità, che anzi è sempre orgogliosamente presente.
Con 20 album all’attivo e innumerevoli spettacoli sia in Italia – degna di nota la partecipazione alle
edizioni 2010, 2013 e 2015 della Notte della Taranta di Melpignano– che in Europa, Medio Oriente
e Stati Uniti, il CGS è acclamato da pubblico e critica perché portatore di una tradizione
coinvolgente e antica, nonché della musica italiana, in tutto il mondo.
Nel 2010 riceve il premio come Miglior Gruppo Italiano di Musica Popolare dal MEI, nel 2012
partecipa al globalFEST a New York per cui viene definito dal New York Times: «a whirlwind», e
nello stesso anno sono l’unico gruppo italiano selezionato al WOMEX Festival, la più importante
fiera di world music (genere di contaminazione tra la musica popolare e musica tradizionale) al
mondo.
Nel 2014 il CGS riceve il premio Arte e Diritti Umani da Amnesty International per il brano “Sola
Andata” scritto su un testo dello scrittore italiano Erri De Luca e per cui è stato girato anche un
videoclip da Alessandro Gassman.
ENZO MOSCATO
Una delle figure più carismatiche del teatro partenopeo, maestro riconosciuto di intere
generazioni, Enzo Moscato è tra i capofila della nuova drammaturgia napoletana con un teatro
scritto e interpretato in forme coraggiosamente inconsuete; una lingua arcaica e modernissima,
un plurilinguismo tutto suo che lo hanno imposto all’attenzione della critica e del pubblico non
solo italiani.
È considerato l’interprete di un nuovo teatro di poesia, che riconosce i suoi ascendenti nei grandi autori e compositori napoletani ed internazionali, come Artaud, Genet, i poeti maledetti di fine secolo e Pasolini.
Al suo attivo 5 cd, come chansonnier/rivisitatore dell’universo canoro partenopeo e non:
“Embargos”, “Cantà”, “Hotel de l’univers”, “Toledo Suite” “Modo Minore”.
Rilevanti le sue prove nel cinema con vari registi, tra cui Mario Martone, Pappi Corsicato, Raul
Ruiz, Antonietta De Lillo, Massimo Andrei, Pasquale Marrazzo.
Le sue opere, da “Scannasurice” a “Napoli 43” sono pubblicate da Ubulibri, Guida, Pironti.
Svolge seminari dedicati alla scrittura teatrale presso istituti universitari e centri di ricerca e
formazione teatrale in Italia e all’estero.
Numerosi e prestigiosi i premi, come Premio Riccione/Ater per il Teatro 1985, Premio IDI 1988,
Premio UBU per il Teatro 1988 e 1994, Premio della Critica 1991, Premio I° Oscar della Radio
Italiana 1992, Premio Internazionale di Radiofonia del Festival di Ostankino (Russia) 1994, Premio
“Viviani” Benevento Città Spettacolo 2002, Premio “Annibale Ruccello” Positano 2003, Premio
Benevento Città Spettacolo 2009, Premio Napoli Cultura 2013, Premio UBU alla Carriera 2018,
Premio Concetta Barra 2020.
Ma Settembre al Borgo è anche ‘Un Borgo di Libri’ e anche qui nomi importanti a chiudere la rassegna ideata e diretta da Luigi Ferraiuolo con Caserta che finalmente, alle ore 19,30, omaggia un suo ‘figlio’, ovvero l’attore Marco D’Amore (attore della serie ‘Gomorra’, ma anche fine scrittore ed artista a tutto tondo) con il premio ‘Leggicinema’, ideato dal maestro Grant, con le introduzioni di Ignazio Senatore, critico cinematografico e Paola Mattucci, direttrice del Mitreo Film Festival.
Ma Caserta non premia solo uno dei suoi figli, ma ne riaccoglie dopo 16 anni un altro.
Infatti, Roberto Saviano sarà insignito del premio ‘Casa Hirta’, ideato dal maestro Enzo Toscano e che rappresenta il cuore del Borgo, l’UnivErsitas.
Alle ore 21 Luigi Ferraiuolo introdurrà il monologo dello scrittore ed autore Saviano, poi interverrà anche Raffaello Magi, magistrato, Consigliere presso la Corte di Cassazione e giudice del processo Spartacus contro il clan dei casalesi.
(Marco Falco – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)