Piedimonte Matese: Giudice di Pace, ufficio chiuso perché alcuni Comune sarebbero ‘morosi’
Torna a rabbuiarsi il cielo, proprio quando la bufera sembrava passata,per l’ufficio del Giudice di Pace di Piedimonte Matese, a quanto trapelato nuovamente chiuso perché… il Comune di Ruviano avrebbe omesso il pagamento delle quote dovute – come a suo tempo concordato – per il pagamento delle spettanze al cancelliere.
Il Comune di Ruviano, però, sarebbe a sua volta creditore di altri Comuni del comprensorio che, a suo tempo, pur di tenere in vita l’importante struttura giudiziaria, altrimenti falcidiata dal governo centrale come altri uffici periferici, si sarebbero impegnati a corrispondere le spettanze al cancelliere ovvero a distaccare un proprio dipendente presso l’ufficio del Giudice di Pace.
Da parte sua il Comune di Piedimonte Matese si sarebe impegnato ad accollarsi le spese per la gestione degli uffici oltre che a mettere a disposizione i locali, mentre gli altri comuni a suo tempo convenzionati avrebbero dovuto ripartirsi gli oneri dovuti al personale ovvero a una sorta di cancelliere-tuttofare.
Essendo passato molto tempo senza percepire compensi, nonostante i solleciti, però, a quanto trapelato, il cancelliere avrebbe deciso di astenersi dal servizio, ragion per cui avvocati ed utenti avrebbero trovato nuovamente le porte sbarrate, proprio com’era capitato tempo addietro, alle prime avvisaglie dei “tagli”.
E poiché, ovviamente, il Comune di Ruviano non può “pagare per tutti”, è auspicabile che a stretto giro i vari enti morosi, ritardatari o “semplicemente” distratti, provvedano a formalizzare gli atti necessari alla definizione delle pendenze, ad evitare che, in particolare con la ripresa delle consuete attività giudiziarie dopo le ferie, non abbiano a ripetersi disservizi, disagi e, riteniamo, interruzioni di un pubblico servizio.
In qualche modo al riguardo si starebbero prodigando i vertici della Comunità Montana del Matese, che pare abbiano anche avviato una sottoscrizion,e finalizzata, per quanto posibile, a conivolgere anche altre istituzioni, sia provinciali che regionali.
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