Procida, orizzonte mare
Un libro per raccontare la storia marinara di un’isola, un miraggio sospeso sullo linea dell’orizzonte
PROCIDA | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Al molo di sopraflutto del porticciolo domenica 11 settembre alle ore 18 si terrà la presentazione del libro Procida, orizzonte mare. Storia marinara di un’isola, a cura di Raffaella Salvemini e Claudio Fogu
La ricerca iconografica è di Donatella Pandolfi
Dopi i saluti istituzionali del sindaco Dino Ambrosino, Michele Assante del Leccese e Rino Dorio dialogherà con gli autori l’assessore Antonio Carannante.
Raffaella Salvemini è dirigente di Ricerca del Cnr presso l’Istituto di Studi sul Mediterraneo (ISMed) di Napoli. Procidana di nascita e temperamento, si occupa di storia economica e sociale del Mezzogiorno d’Italia con un’attenzione particolare ai temi del welfare e della marineria, come testimonia il volume da lei curato Istituzioni e traffici nel Mediterraneo tra età antica e crescita moderna (Cnr, 2009).
Claudio Fogu è ordinario di Italian Studies all’Università della California di Santa Barbara (Ucsb). Frequentatore di Procida da mezzo secolo e storico della cultura e del pensiero moderno, ha recentemente pubblicato The Fishing Net and the Spider Web (Palgrave, 2020) dedicato allo studio dell’immaginario mediterraneo nella storia d’Italia.
La gente di Procida ha da sempre sfidato il mare e l’infinità dell’orizzonte, conquistandosi un peso e un ruolo nella storia e nell’economia marittima nazionale e internazionale.
Denominata ‘Porta sul Mediterraneo’, Procida ha da sempre formato uomini e donne capaci di affrontare il mare sui banchi di uno dei più antichi e prestigiosi istituti nautici della nostra penisola.
A Procida l’orizzonte mare non è delimitato dalla linea del tramonto. Va ben oltre, nei tempi e negli spazi.
Un’isola di quattro chilometri quadrati, con una delle più alte densità nel Mediterraneo, racchiude una proiezione marittima allo stesso tempo tipica e del tutto originale.
Prochyta (dal Greco Προχύτη, profondo) entra nella storia del Mediterraneo già in epoca micenea, e con le vicine Ischia e Capri partecipa a fare dell’area flegrea il suo centro propulsore fin sotto al dominio romano. Ma è nell’epoca moderna che Procida conoscerà una crescita esponenziale dei suoi molteplici orizzonti marittimi, da quello della pesca, a quelli del commercio, della cantieristica, dell’istruzione marinara, fino a quello della navigazione intercontinentale negli ultimi due secoli.
Questa storia è riassunta nel libro Procida, orizzonte mare. Storia marinara di un’isola in un percorso che il lettore potrà compiere attraverso la lettura dei capitoli oppure a piedi, incontrando la toponomastica e i luoghi che ne portano ancora le tracce e ne ricordano lo splendore.
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