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AttualitàCaserta e Sannio

I fondi pensione dell’ Alleanza Ass.ni

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I fondi pensione, detti anche di  previdenza complementare, sono un’opportunità per tutti i lavoratori.

Ciascun dipendente può decidere, in qualsiasi momento, di destinare il proprio di trattamento di fine rapporto (TFR) a uno dei suddetti.

 

La legge incoraggia questo tipo di scelta, prevedendo,  una fiscalità avvantaggiata, a favore dei lavoratori che, invece che lasciare il proprio TFR in azienda, optano per questa soluzione.

Facciamo chiarezza e partiamo dalle definizioni. Il fondo pensione è un istituto di diritto privato che ha il compito di gestire tutte le quote di TFR che, su indicazione del lavoratore, vengono versate dall’azienda.

I proventi ottenuti provengono, per la maggior parte, proprio dai ratei di  TFr di lavoratorii. Il suo compito istituzionale è quello di investire tali somme e garantire ai lavoratori la restituzione delle somme versate oltre agli interessi maturati, e di pagare agli stessi lavoratori una rendita pensionistica.

Ciascun fondo, nell’ambito delle proprie finalità, si deve avvalere di intermediari professionisti. La tipologia di investimento e il relativo rischio sono invece decisi dal lavoratore.

L’attività dei fondi pensione è vigilata dalla COVIP, la Commissione Vigilanza Fondi Pensione.

No. La scelta spetta sempre al lavoratore. A partire dal 2007 ci sono due modi per destinare il proprio TFR a questo tipo di soluzione:

  1. adesione espressa: il lavoratore comunica all’azienda la propria volontà di devolvere i ratei del TFR a un determinato Fondo da lui prescelto;
  1. adesione tacita: se il lavoratore, entro sei mesi dall’instaurazione del rapporto di lavoro, non esprime alcuna volontà, né comunica di voler tenere il TFR in azienda, le somme maturate a tale titolo vengono automaticamente devolute al fondo istituito dal contratto collettivo applicato in azienda.

 

Perché è più conveniente? Perché sono previste delle aliquote di tassazione molto più basse rispetto a quelle applicate al TFR normale.

Infatti, le somme pagate a titolo di TFR sono soggette alla tassazione ordinaria, con le aliquote in vigore al momento del pagamento: oggi l’aliquota più bassa è del 23%.

Invece, per le somme versate dal fondo è prevista una tassazione massima del 15% e che, diminuendo dello 0,3% ogni anno, arriva dopo 35 anni al 9%.

Ciò significa che, dopo vent’anni, il lavoratore sulle stesse somme può pagare meno della metà delle tasse.

 

Per coloro che volessero avere eventuali informazioni ed altre delucidazioni è possibile rivolgersi ad una delle sedi dell’ Alleanza Assicurazioni come quella di San Nicola la Strada con uno dei consulenti dell’ Agenzia di Ass.ni ossia l’ Ispettore Fabio   Pellegrino alla utenza mobile di telefono n.  338  332 3778

 

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