«Sono un uomo della società civile e voglio dare voce a Terra di Lavoro»

«IL FUTURO È INCERTO MA CI SONO STRUMENTI CHE DOVREMO SFRUTTARE PER GARANTIRE CRESCITA AL PAESE»

L’UOMO DEL CENTROSINISTRA

È stato presidente di Unioncamere Campania, quindi per dodici anni, dal 2008, presidente della Federazione Coldiretti di Caserta, e dal novembre del 2009 presidente della Camera di Commercio di Caserta. Non è un politico ma un uomo «della società civile», come lui stesso ama definirsi, un esperto dei fenomeni economici, in particolare di quelli della sua Terra di Lavoro.

Tommaso De Simone, da presidente della Camera di Commercio a una candidatura così importante al Senato, cosa significa per lei questo passaggio?

«Ci sono due aspetti, quello personale perché mai mi sarei immaginato candidato al Senato della Repubblica Italiana. E poi c’è che questa proposta di candidatura fattami da Letta rappresenta il riconoscimento di quel mondo dell’economia che si è distinto, a Caserta, anche nelle difficoltà».

Questo è un momento critico per l’economia. Lei ha il polso della situazione casertana, come pensa di portare le istanze specifiche di questo territorio complesso e composito in Parlamento?

«La conoscenza è alla base di ogni possibile azione. La conoscenza ti permette di fotografare la situazione reale e dunque di poter agire di conseguenza. La crisi finanziaria del 2008 seguita dalla crisi reale e poi da quella sanitaria e, ora, dalla situazione bellica che coinvolge tutto il mondo, ha avuto ricadute immediate e importanti anche a Caserta. Abbiamo avuto non più il sentore ma contezza di essere parte di un tutto. E c’è da dire che è stata registrata una ripresa notevole che ha permesso di comprendere la capacità dei nostri imprenditori di rispondere in modo celere ed efficace alle situazioni di emergenza. Il futuro è incerto ma ci sono degli strumenti, come il Pnrr, che dovremo sfruttare per garantire la crescita del paese. Io non sono un politico ma ho conoscenze dei fenomeni dell’economia, un’economia che produce ricchezza, posti di lavoro e benessere. E conosco bene questo territorio, sensibile e difficile anche dal punto di vista economico, ma che ha tante ricchezze, tante eccellenze e tante potenzialità da esprimere in vari settori, da quello alimentare al green passando per il digitale».

Sarà una battaglia molto dura, con il centrodestra che parte nettamente favorito. Come pensa di riuscire a conquistare gli elettori?

«Sarà un confronto, non una battaglia. Io racconterò quello che posso fare, quello che posso proporre e presenterò come garanzia quello che ho fatto e che ho proposto nei miei incarichi attuali e passati. Voglio dare voce al territorio, una voce che non è stata mai fatta sentire in modo concreto».

Nel Pd ci sono state un po’ di polemiche, anche sul suo nome. Cosa pensa di dire agli uomini del suo partito?

«Io rappresento un’idea del centrosinistra ed il Pd fa parte di questa coalizione. Ho ricevuto l’invito dal segretario nazionale Letta e credo che gli uomini del centrosinistra, e dunque anche quelli del Pd, avranno occhi e orecchie per guardare ed ascoltare. Io sono espressione della società civile».

Cosa farà, soprattutto per Caserta, in caso di elezione?

«La mia esperienza mi ha permesso di conoscere bene Terra di Lavoro e di sapere quali sono i suoi punti di forza e quelli di debolezza. Proprio su questi ultimi voglio puntare per poterli trasformare e renderli vincenti. Questo territorio paga un percepito, non la realtà ed io voglio farmi invece portavoce di questa realtà per renderla visibile. È questa la pecca registrata in passato: nessuno è riuscito a presentare in Parlamento la fotografia reale di questo territorio. Io voglio essere la voce delle persone, degli amministratori, degli imprenditori di quella Terra di Lavoro che ben conosco e che voglio sia conosciuta e aiutata perché la sua crescita significa crescita per l’intero Paese».

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)