Caserta. ‘Porte Aperte alla Città’: progetto di recupero e inclusione per ex detenuti
Una eco sui social media seguita dal favore della cittadinanza si accompagna alle vive congratulazioni espresse dal Dirigente dell’UIEPE (Ufficio Interdistrettuale di esecuzione Penale Esterna) per la Campania, in merito allo svolgimento del progetto “Porte Aperte alla Città 2022”.
Sotto la guida dell’associazione “Noi Voci di Donne” e il partenariato del Comune, costituisce motivo di vanto per l’Ufficio UIPE diretto dalla dottoressa Maria Laura Forte – per il lavoro svolto dai suoi utenti – nell’ambito di una idea progettuale che ha come obiettivo il recupero e l’inclusione di chi ha commesso un reato all’interno della comunità di appartenenza.
Il Progetto di Noi Voci di Donne, promosso dall’ Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna – CAMPANIA, vede impegnato in attività di manutenzione e ripristino del decoro urbano della città di Caserta «chi negli anni ha assunto condotte antisociali, soprattutto per acquisire una rinnovata coscienza civica nel rispetto della cittadinanza e della costituzione».
«Il nostro è un impegno quotidiano –spiega la dott.ssa Pina Farina– che ci richiede non pochi sacrifici, ma che con grande determinazione, coraggio e professionalità affrontiamo.
La nostra collaborazione con l’ufficio esecuzione penale esterna di Caserta è sancita da un patto di collaborazione e di impegni assunti in maniera reciproca, ma soprattutto da una grande stima professionale».
Incentrato «sull’integrazione sociale e culturale dei destinatari», alla conferenza stampa per la presentazione del progetto “Porte Aperte alla Città 2022”, tenutasi il 24 agosto nei locali dell’ex Caserma Sacchi, hanno preso parte la Presidente di Noi Voci di Donne, dott.ssa Pina Farina; il Direttore dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Caserta, dott.ssa Maria Laura Forte; il Direttore Reggente dell’Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna per la Campania, dott.ssa Claudia Mannola; l’Assessore ai Lavori Pubblici, Massimiliano Marzo, e l’Assessore alla Cultura Vincenzo Battarra».
Al fine di garantire una migliore accoglienza ai tanti turisti che stanno giungendo in città, sono stati realizzati, già dalla scorsa settimana, i primi interventi che riguardano: Piazza Dante, Piazza Gramsci, PiazzaVanvitelli, Via Mazzini, Piazza Carlo Borbone.
Si proseguirà in viale Dohuet, corsoTrieste, via Roma, via Unità d’Italia fino a lambire le periferie e le frazioni. La chiusura è prevista a dicembre con il diserbo dei galoppatoi di viale Carlo III.
Di età compresa tra i 25 e i 50 anni i partecipanti alla quarta edizione del progetto che li vedrà adoperarsi con un duplice scopo: fornire un servizio alla collettività – effettuando attività inerenti alla rigenerazione urbana, diserbo e pulizia delle strade – e riscattarsi dal punto di vista sociale e lavorativo.
«Nelle edizioni precedenti del progetto le persone coinvolte, tutti soggetti vulnerabili, si sono occupate prevalentemente della riqualificazione e della manutenzione del verde in otto piazze della città. Questa volta, d’accordo con l’Amministrazione comunale, abbiamo deciso di orientare gli interventi sul diserbo dei marciapiedi e la pulizia delle strade».
«Si tratta di lavori che il Comune attualmente non riesce a svolgere pienamente, complice la carenza di personale – mette in luce l’Assessore al ramo, Massimiliano Marzo – così abbiamo pensato di avvalerci della collaborazione degli ex detenuti per far sì che svolgessero un compito che rispondesse anche a quelle che sono le esigenze e le aspettative della comunità.
Non solo lavori pubblici per gli ex detenuti che nei locali della Sacchi svolgono anche corsi di formazione, laboratori artigianali, giardinaggio, attività pedagogiche e incontri con equipe specializzate in grado di provvedere loro anche un supporto psicologico.
«Dal 2006 ci occupiamo di violenza di genere – racconta Pina Farina – presidente di Noi Voci di Donne – ma negli ultimi anni ci siamo resi conto che contrastare i maltrattamenti non è sufficiente a garantire e migliorare la sicurezza pubblica, occorre agire su chi commette i reati e intervenire sulla loro riabilitazione».
«Siamo impegnati su questo fronte dal 2011, otto anni fa abbiamo dato vita anche ad un Centro di assistenza per uomini maltrattati, tuttora l’unico esistente in provincia di Caserta, e i risultati oggi ci stanno dando ragione. Il 90% degli ex detenuti che ci sono stati affidati, entro un mese dal termine del percorso, trova un lavoro, recupera la sua dignità e soprattutto non reitera il reato».
Con questo progetto – fa notare Maria Laura Forte, direttore dell’Uepe di Caserta – il Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità garantisce anche una borsa lavoro per tutta la durata del percorso poi, grazie ad un protocollo sottoscritto da tutte le parti coinvolte con la Regione, che consente di incrociare il profilo dei detenuti con le richieste che arrivano dalle aziende, riusciamo anche ad offrire una risposta concreta agli ex detenuti e alle loro famiglie».
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)