Teano. Sabato 20 la comunità di Fontanelle commemora il salesiano don Adolfo L’Arco
Sabato 20 agosto 2022, ore 18.00, la vivace e dinamica frazione Fontanelle del comune di Teano (Caserta), dal quale dista circa cinque chilometri, ricorderà il suo illustre “figlio”, Don Adolfo L’Arco, salesiano sacerdote che a Pacognano di Vico Equense (NA), alla veneranda età di 94 anni, il 25 luglio 2010, impreziosita da 64 anni di vita salesiana e da 55 di sacerdozio, ritornò alla Casa del Padre.
Don Adolfo L’arco è stato un teologo, filosofo e scrittore che ha vissuto profondamente il carisma salesiano.
Questi nacque nella frazione Fontanelle di Teano il 24 maggio 1916, giorno della festività di Maria Ausiliatrice e ciò lo faceva sentire un predestinato, un “beniamino della Madonna”.
Aveva già intrapreso gli studi in seminario quando a seguito del “suo incontro” con le teorie educative espresse da Don Giovanni Bosco nello scritto “Il sistema preventivo nell’educazione della gioventù”, 1877, chiese ed ottenne di entrare, 30 novembre 1934, nel noviziato salesiano di Portici (NA) e il 1° dicembre dell’anno successivo emise la prima professione sacerdotale e tre anni dopo, 7 dicembre 1938, quella perpetua.
Il 7 marzo 1945 ricevette a Roma l’Ordinazione sacerdotale.
In prosieguo conseguì all’Università degli Studi di Napoli la laurea in Filosofia e insegnò tale disciplina, unita alla Storia, nei licei di Caserta e di Napoli-Vomero.
A Caserta fu anche Assistente degli universitari cattolici della F.U.C.I.
Successivamente si dedicò con passione all’insegnamento della Filosofia e della Teologia ai giovani seminaristi salesiani a Torre Annunziata (NA), Castellammare di Stabia (NA), Vico Equense (NA), Salerno e Cisternino (BR).
Incarichi che Don L’Arco tenne fino a tarda età ma che non gli impedirono di svolgere, nei momenti liberi dall’insegnamento, i compiti di confessore, predicatore e animatore di esercizi spirituali.
Si dedicò, con l’entusiasmo che lo contraddistingueva, per circa venti anni, alle missioni mariane del Santuario della Madonna del Rosario di Pompei (NA).
Nel 1973 tenne la rubrica religiosa del sabato sera sul 1° canale della RAI “Tempo dello Spirito” e pretese la presenza del pubblico nello studio televisivo.
Don L’Arco, sacerdote salesiano dotato di animo sensibile e di una forte fede cristiana, nella sua lunga e operosa vita scrisse oltre sessanta libri di agiografia, teologia e filosofia e di essi se ne citano, per esigenza di sintesi, solo alcuni: Itinerario alla gioia e Le mani che sollevano il mondo, entrambi del 1954; Sorgenti di gioia del 1983; Il Cristo in cui spero e La leva del mondo: la preghiera, entrambi del 2007.
Don L’Arco amava ripetere che “La felicità non è fuori di noi, come un mucchio d’oro, ma è in noi come armonia. L’armonia delle forme genera la bellezza, l’armonia delle funzioni genera la salute, l’armonia dei sentimenti genera la saggezza e l’armonia della bontà genera la santità”.
Mons. Felice Cece, Vescovo delle diocesi di Calvi e Teano (1984 – 1989) e Arcivescovo della diocesi di Castellammare di Stabia – Sorrento (1989 – 2012) scrisse “Don L’arco è stato per tutti il salesiano del sorriso (…) e di lui si potrebbero scrivere tre biografie: una biografia intellettuale per la sua vivacità, una biografia spirituale per il suo cuore amabile e sensibile e una biografia educativa per la sua volontà docile allo Spirito Santo” e Don Sabatino Palumbieri, Ordinario di Antropologia Filosofica alla Pontificia Università Salesiana, evidenziò “La sua personalità coinvolgente: una vita lunga la sua.
Un incendio divampato in terra.
Al solo suo apparire, il calore di un ambiente cambiava. Era ricco di empatia, di amorevolezza di Don Bosco intesa come amare l’altro, a partire dall’altro, facendogli percepire amore. Le radici della sua capacità di sorridere e di aiutare le troviamo nelle sue caratteristiche umane e spirituali. Un uomo buono, studioso, spirituale, salesiano doc, perennemente innamorato di Cristo e Maria, Maestro di vita”.
Nel mese di dicembre 2018 le sue spoglie mortali sono state traslate da Vico Equense alla chiesa del Cuore Immacolato di Maria, annessa all’Opera Salesiana di Caserta, dove riposano nell’area sottostante l’altare della Madonna di Pompei.
A dodici anni dalla sua scomparsa, sabato 20 agosto 2022 ore 18.00, si terrà, nella chiesa parrocchiale di Sant’Eustachio in Fontanelle di Teano, una solenne celebrazione eucaristica nella quale verrà commemorata la figura e l’opera di Don Adolfo L’Arco e di altri cittadini del borgo che hanno lasciato ai contemporanei e ai posteri pregevoli esempi e azioni e, pertanto, meritano di essere ricordati e tramandati.
In tale occasione, si legge in un comunicato, Federico Vetrano terrà un intervento sulla contestualizzazione culturale caratterizzante Fontanelle negli anni della formazione di Don Adolfo L’Arco, mentre Gianluca Giorgio discorrerà sulla figura del Salesiano e sul suo lascito spirituale.
A seguire, Annamaria dell’Omo e Sandra dell’Omo doneranno alla comunità di Fontanelle un manufatto raffigurante un pellegrino, “per il successivo posizionamento sulla via Francigena”.
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