Politica Italiana, ‘accrocchi’ pre elettorali e parole ‘d’onore’ ‘calpestate’: spesso all’insegna del ‘mai dire mai’

Sbagli: “Ieri Marattin ritrova la parola su abolizione Quota 100, oggi la Boschi condivide la posizione sul commissariamento di Roma. Dai, mi pare bene. Hanno solo sbagliato governo, sulle opinioni ci siamo” (Calenda, 14.10.19).

Appello: “Calenda non capisce che Lezzi e Toninelli erano ministri della Repubblica. Con Renzi sono stati tolti dal governo” (Nobili, 23.11.19).

Cacchiata: “Il modo di gestire le cose di Renzi è folle, sta facendo una cacchiata dietro l’altra” (Calenda, 21.1.21).

Autocrazia: “Pagato dall’Arabia Saudita, immorale e pericoloso. È inaccettabile che Renzi, senatore della Repubblica pagato dai cittadini, vada in giro per il mondo a fare il testimonial di regimi autocratici dietro pagamento di lauti compensi” (Calenda, 29.1.21).

Mai insieme/1: “Se Italia Viva sarà guidata ancora da Renzi non è una strada che possiamo percorrere assieme” (Calenda 1.3.21).

Meriti: “A Roma il risultato è soprattutto merito di Renzi? Come tutto ciò che di buono accade nel mondo. Siamo all’infallibilità. È religione non politica” (Calenda, 28.10.21).

Lobbying: (Renzi a New York per il lancio di una società italo-russa di car sharing) “Sbagliato che un leader di partito faccia attività di lobbying” (Calenda, 2.11.21).

Orrore: “Renzi smetta di fare il businessman. Vada in Arabia Saudita, faccia il centro con Toti e Brugnaro. Non farò politica con lui perché quel modo di fare politica mi fa orrore” (Calenda, 22.11.21).

Mai insieme/2: “Non ho nessuna intenzione di fare un partito con Renzi. Ha un gruppo di parlamentari che gli dice ‘se ci alleiamo con Miccichè va bene, se ci alleiamo con Di Maio va bene lo stesso’” (Calenda, 24.11.21).

Leopolda: “Ma chi se ne frega della Leopolda: un gruppo che si incontra ogni anno per dirsi che sono i più bravi, i più fighi, i più simpatici, se la suonano e se la cantano” (Calenda, 24.11.21).

Pazienza: “Per Calenda sarei un businessman? Carlo è così, ogni tanto cerca di fare polemica anche con gli amici” (Renzi, 9.12.21).

Lungimirante: “Carlo, se fosse stato per la tua lungimirante strategia a quell’ora avremmo avuto Salvini premier” (Nobili, 14.2.22).

Coerente: “Renzi senza una linea retta e coerente non andrà mai oltre il 3%” (Calenda, 6.6.22).

Non mi fido: “Delle chiacchiere di Renzi non mi fido più” (Calenda, 21.6.22).

Acume: “Calenda voleva le elezioni al tempo del Papeete: uno straordinario acume politico. Ora avremmo avuto Salvini premier, Meloni vice” (Renzi, 22.6.22).

Divino: “Non è cattivo Carlo: quando è tranquillo è un piacere parlarci. Ma quando si lancia in previsioni alla divino Otelma non ne azzecca una” (Renzi, 2.7.22).

Morale: “Amici di Italia Viva, la morale sul Pd da chi è stato nel Pd decenni e su Di Maio da persone che ci hanno fatto un governo politico, anche no” (Calenda, 2.8.22).

Realtà: “L’ammucchiata Più o meno ciò che sta facendo Italia Viva dopo aver governato con Toninelli, Di Maio, Conte, Taverna e Bonafede e Fratoianni. Le sette hanno la capacità di immaginare la realtà a loro uso e consumo” (Calenda, 3.8.22).

Fate schifo: “Mi arrendo. Se Renzi dice ‘fate tutti schifo, vado avanti da solo perché sono il più figo del bigoncio’, che devo fare? Non lo posso costringere” (Calenda, 4.8.22).

Amore: “Renzi, amore mio: se c’era una buona ragione per stare con i Cinque Stelle, perché non puoi farlo con il Pd, di cui sei stato segretario, e con Azione?” (Calenda, 4.8.22).