Stati Uniti. Fbi nella villa di Trump: ‘È come il Watergate’; Corte: ‘Porti le denunce dei redditi al Congresso’
Di fatto, anche se non si è ancora candidato ufficialmente alle politiche del 2024, Trump ne sta facendo un’arma di propaganda: a poche ore da quello che ha definito “un raid a casa mia”, è apparso in un video pubblicato sul suo social media Truth paragonando la perquisizione dei federali al Watergate: “Siamo una nazione in declino, ma torneremo grandi presto”.
E la perquisizione ha aizzato la rabbia dei suoi sostenitori: “Domani sarà guerra. Dormite bene”, ha twittato ieri ai suoi 2 milioni di followers il commentatore conservatore Steven Crowder. Mentre nella galassia di contro-informazione trumpiana crescevano simili appelli allo scontro contro l’Fbi e il Dipartimento di Giustizia.
E lo scontro è entrato anche al Congresso: il deputato californiano Kevin McCarthy, leader dei repubblicani, ha dichiarato che indagherà sul procuratore generale Merrick B. Garland se il suo partito dovesse assumere il controllo della Camera dopo le elezioni di midterm a novembre.
Sempre ieri la Corte d’appello del Distretto di Columbia, ha deciso che le dichiarazioni delle tasse di Trump, che l’ex presidente ha per anni cercato di sottrarre al pubblico scrutinio, debbano essere consegnate alla commissione per l’impiego dei fondi del Congresso.
(DI SABRINA PROVENZANI – Fonti: Fatto Quotidiano – Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)