Caserta. Allevatori bufalini inascoltati si appellano al prefetto e ammoniscono: sale la tensione nelle campagne
Sempre più disperati i referenti del Coordinamento Unitario in difesa del Patrimonio Bufalino che ora si appellano al prefetto di Caserta: Il prefetto vada avanti. Noi prendiamo atto informando gli allevatori mentre sale la tensione nelle campagne.
Il prefetto vada avanti sulla via del buon senso e della ragionevolezza. Noi prendiamo atto e informiamo gli allevatori, mentre sale la tensione nelle campagne. Pronti alla nostra campagna elettorale: gli elettori devono sapere per scegliere.
“Ringraziamo il Prefetto di Caserta, dott. Giuseppe Castaldo per quanto fatto finora e, soprattutto, per aver mostrato concretamente il profilo più adeguato alle istituzioni: quello della capacità di ascoltare i cittadini e di mettere in campo, in applicazione delle migliori procedure istituzionali, quanto è possibile per facilitare le soluzioni. Caratteristiche che dovrebbero essere alla base della qualità umana e politica di chiunque gestisca le istituzioni chiamato ad esercitare responsabilità in tempi in cui la sofferenza delle persone e delle comunità cresce pericolosamente.
Con questo convincimento abbiamo chiesto al Prefetto di convocare in Prefettura un incontro per confrontare le proposte di soluzione della crisi aperta nel comparto bufalino in Provincia di Caserta invitando il Presidente Vincenzo De Luca a partecipare nella sua doppia veste sia di gestore apicale del Governo Regionale sia, soprattutto, di “Assessore alla Salute” avendone la delega ed essendo nell’Assessorato alla Salute il terminale massimo di responsabilità istituzionale nella gestione delle iniziative di contrasto alle zoonosi.
Oggi, 10 agosto 2022, dopo mesi di richieste, di appelli alla ragionevolezza ed al confronto, centinaia di prove di disponibilità al dialogo, dopo che nella scorsa settimana abbiamo inviato alla Prefettura una richiesta di incontro prontamente accordata, dopo che abbiamo formalizzato, ancora una volta, la richiesta del Tavolo regionale, non possiamo che prendere atto di come non ci siano risposte. La mancanza di risposte è, evidentemente, una risposta. Per parte nostra non possiamo che prenderne atto informando gli allevatori e l’opinione pubblica Campana e Nazionale della circostanza perché ognuno possa trarre le proprie considerazioni.
Non rinunciamo alla proposta del Tavolo di confronto in Prefettura, convinti, come siamo, che sia la via più corretta e trasparente per aprire quel confronto finora negato che non può che fondarsi su un rinnovato clima di fiducia fra cittadini e istituzioni. Nel tornare a ringraziare il Prefetto, dott. Castaldo, lo esortiamo ad andare avanti fidando sulla ragionevolezza delle istituzioni e sulla limpida coerenza delle nostre azioni.”
Questo il messaggio inviato da Gianni Fabbris al Prefetto di Caserta e diffuso alla Stampa e sui canali social dal Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino questa mattina, come era stato convenuto nell’Assemblea degli Allevatori tenuta lunedi sera presso la NCO di Casal di Principe.
“Situazione gravissima quella che si sta determinando nelle campagne casertane” avverte Gianni Fabbris che ha contattato di nuovo la Prefettura per concordare un aggiornamento dell’incontro, e, rinnovando ancora una volta l’invito al Presidente De Luca all’incontro “Le aziende stanno chiudendo, gli abbattimenti si stanno incrementando, in questi giorni stanno arrivando molti nodi al pettine. Per effetto di questa strategia fallimentare, che ha aumentato la BRC e la TBC e sta portando al disastro un intero settore, in questi giorni si stanno battendo le aste per le aziende allevatrici indebitate. Come non capire la rabbia che sale dalle campagne? Chi ha interesse a che non si diano risposte?”
Il Coordinamento, comunque, mentre chiama gli allevatori alla responsabilità, all’unità e a non accettare provocazioni, si predispone a sviluppare, come ampiamente annunciato, la mobilitazione fino al 25 settembre prossimo con l’obiettivo di accompagnare la Campagna elettorale con una controinformazione ed una informazione capillare, puntuale ed adeguata a rendere chiaro all’opinione pubblica casertana, regionale e nazionale quanto sta accadendo nel comparto bufalino e di chi siano le responsabilità per la gravissima crisi in cui il territorio e il comparto sono tenuti.
Campagna elettorale nelle strade, nei comizi e in tutte le forme possibili con un obiettivo chiaro: chiedere conto ai Partiti che si presentano di cosa abbiano fatto per tutelare gli interessi dei cittadini e degli allevatori, se hanno fatto qualcosa e cosa, al contrario, abbiano fatto contro i loro interessi.
Nella assemblea di lunedi scorso con gli allevatori, gli obiettivi dello Stato di Agitazione convocato fino al 25 settembre sono chiari: “Non sarà possibile, durante questa campagna elettorale fare passarelle continuando a fare promesse a vuoto per nascondere le responsabilità. I partiti e i movimenti politici saranno messi di fronte ai fatti nel momento in cui chiedono i voti. Chi si è schierato finora a sostegno delle ragioni degli allevatori sarà richiamato all’impegno per il domani perché sia chiaro che gli impegni che si contraggono si mantengono.
A chi ha operato contro sarà chiesto conto del perchè già ora in modo che i cittadini sappiano e scelgano conseguentemente. A chi ha provato a tacere mettendo la testa nella sabbia, sarà ricordato che l’omertà non paga. In particolare sarà interessante sapere da tutte le forze politiche che sostengono la maggioranza che governa la Regione Campania cosa pensano del fatto che il Governo Regionale non ha ancora accolto la proposta di incontro con il movimento democratico degli Allevatori. e cosa stiano facendo o abbiano fatto per garantire l’esercizio della democrazia e della giustizia. Risposte che i cittadini elettori meritano di conoscere e che non mancheremo di porre”.
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