Caiazzo. Eccidio nazista, risarcimenti previsti dal PNRR, ma Giaquinto ‘nicchia’: e l’ex sindaco Sorbo sollecita
Propizio “richiamo” dell’ex sindaco NIcola Sorbo, nella qualità di presidente l’associazione “CIttà Paesaggio” al sindaco Stefano Giaquinto che pare intenda rinunciare a un’azione tesa al risarcimento dei familiari delle vittime di Monte Carmignano, anteponendo a quello degli eredi l’interesse per i buoni rapporti con l’associazione tedesca per il gemellaggio, voluto proprio dal suo predecessore, sebbene sia stato già precisato che eventuali fondi sarebbero interamente devoluti alla realizzazione di un Parco della Memoria:
Preg.mo Geom. Stefano Giaquinto Sindaco del Comune di CAIAZZO
Oggetto: Istanza di ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità per la lesione di diritti inviolabili della persona. Richiesta di riesame.
Gentile Signor Sindaco, il decreto-legge 30 aprile 2022 n. 36 recante “ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano
nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” è stato convertito in legge 29 giugno 2022, n. 79.
Come a Lei noto, l’art. 43 di tale provvedimento, ha istituito il Fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità per la lesione di diritti inviolabili della persona, compiuti sul territorio italiano o comunque in danno di cittadini italiani dalle forze del Terzo Reich nel periodo tra il 1° settembre 1939 e l’8 maggio 1945.
Il punto 6) della suddetta norma è stato modificato, nel senso che “le azioni di accertamento e liquidazione dei danni di cui al comma 1 non ancora iniziate alla data di entrata in vigore del presente decreto sono esercitate, a pena di decadenza, entro centottanta giorni dalla medesima data”;
Tanto premesso, nel rilevare che, dopo l’incontro tenuto il 21 maggio con il sottoscritto e con gli avvocati Ciro Ferrucci, Angelo Insero e Giuseppe Stellato, l’Amministrazione comunale da Lei guidata pare abbia deciso di non promuovere e/o procedere alla citazione in giudizio della Repubblica federale di Germania, per non compromettere le buone relazioni con la comunità di Ochtendung e, più in generale, con lo Stato tedesco.
In proposito, il sottoscritto precisa che, con la citazione in giudizio della Repubblica federale di Germania, non si intende aprire uno sterile contenzioso con quello Stato, ma si vuole fare appello al dovere di solidarietà politica, come sancito dalla nostra Costituzione e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea;
che nessun impedimento sussiste in ordine al termine per l’avvio del procedimento, oltre a quello previsto dal suddetto art. 43, in quanto – come chiarito dall’avv. Stellato – l’azione civile segue le regole della prescrizione penale;
che l’unico ostacolo all’accoglimento dell’istanza di ristoro potrebbe risiedere nell’esito del processo di S. Maria C.V., che ha visto la condanna all’ergastolo di W. Lehnigk-Emden e K. Schuster, ma ha negato la sussistenza di un nesso causale del delitto con la condotta bellica della Wehrmacht in Terra di Lavoro;
che, proprio per affermare la matrice nazista della strage e il suo legame con la guerra di occupazione tedesca in Italia, si impone l’azione civile, nei termini previsti dall’art. 43 della sunnominata legge.
Come precisato nella nota del 7 maggio scorso, le somme eventualmente corrisposte ai familiari delle vittime e al Comune di Caiazzo andrebbero destinate alla realizzazione di un parco della memoria sulla collina di Monte Carmignano.
Nella speranza che vorrà accogliere quanto auspicato, si prega di dare alla presente risposta scritta, ai sensi di legge.
Cordiali saluti – Caiazzo, 8 agosto 2022 –
(Nicola Sorbo – Presidente Associazione “Città Paesaggio” – Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)