Pestaggi e rapine in strada. Il piccolo boss della baby gang era diventato l’incubo dei coetanei. Arrestato
In 25 contro sette. Il capobranco sarebbe un ragazzino. Lo hanno arrestato i Carabinieri di Cantù che lo accusano di una serie di pestaggi e rapine in strada tra Como e Cantù che hanno seminato il panico. Il piccolo boss della baby gang era diventato l’incubo dei coetanei.
Secondo gli investigatori la sera del 29 giugno avrebbe assalito in gruppo a Cantù un giovane della sua stessa età a cui ha rubato a suon di pugni in faccia il cellulare e un monile in oro. Poche ore dopo, sempre a Cantù, insieme ad almeno due altri complici, ha ripetuto la stessa scena con altri tre ragazzini a cui ha scippato una catenina.
La notte del 2 luglio invece, spalleggiato da 25 suoi “galoppini”, a Como se l’è presa con 7 giovani, ragazze comprese, a cui ha rubato una borsa e telefonini. Il 14 luglio infine ha strappato di dosso due collanine ad altri coetanei di Cantù. Ora si trova all’istituto penale per minori Cesare Beccaria di Milano. Le indagini proseguono e sono in corso per identificare gli altri del branco.
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