Vaccini Pfizer e Moderna, gongolano gli scettici: Tribunale italiano dispone analisi di laboratorio
Il tribunale di Pesaro, ha incaricato un esperto di identificare il contenuto dei vaccini anti-Covid Moderna e Pfizer/BioNTech messenger RNA a RNA.
Queste analisi saranno effettuate a settembre. Lo ha riferito l’avvocato Nicoletta Morante all’Afp.
Secondo il legale, questa è “una prima perizia in Italia, e forse in Europa“.
Il denunciante, che ha già contratto la malattia in passato, è un cinquantenne che lavora in particolare nel campo dell’istruzione, e la cui attività in Italia è soggetta all’obbligo di vaccinazione.
Refrattario, è sottoposto a sanzioni amministrative.
Nei quesiti oltre alla “richiesta di stabilire se vaccinare le persone guarite dal Covid soddisfa la buona somministrazione dei medicinali“, il Tribunale vuole sapere quali proteine sono presenti in questi vaccini e se contengono “eccipienti per uso non umano o pericoloso per la salute” secondo una sintesi della denuncia vista da AFP.
A sostegno della denuncia civile presentata a Pesaro, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, l’avvocato ha prodotto il parere di un ricercatore medico, presentato come virologo indipendente, il quale ritiene che i vaccini mRNA non svolgano la funzione protettiva per la quale vengono iniettati.
Questi vaccini, scrive nella denuncia, “non hanno la dichiarata conformazione funzionale” e la risposta immunitaria che generano “è inefficace”.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità, nel mondo sono state somministrate più di 12 miliardi di dosi di vaccini Covid e il 60% della popolazione ha ricevuto due dosi: un po’ di conti in tasca ai produttori guasterebbero?
(Giovanni D’Agata – Sportello del Cittadino – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)