Gran Bretagna. Superbatterio potenzialmente mortale trovato nel maiale
L’allarme è stato lanciato dalle autorità britanniche dopo il rilevamento di un super microbo in quantità di carne di maiale che è stato descritto come “potenzialmente fatale”. Secondo il Guardian, i test di laboratorio hanno mostrato che oltre il 10% della carne di maiale, in particolare i tagli di bistecca e gli imballaggi di carne macinata, erano contaminati da batteri che mostravano resistenza a un antibiotico usato per curare gravi malattie negli esseri umani. I prodotti contaminati riguardavano carne di maiale venduta con l’ etichetta ” Red Tractor” e prodotti con l’etichetta di garanzia della qualità alimentare RSPCA, nonché prodotti biologici. Superbug è una variante del batterio enterococco che può causare infezioni del tratto urinario tra le altre malattie. Nei casi più gravi i batteri possono infettare il sangue, il cuore e il cervello. La società di garanzia della qualità degli alimenti osserva inoltre che “come organizzazione per il benessere degli animali, speriamo e ci aspetteremmo di vedere che sistemi di benessere più elevati richiederebbero un uso inferiore di antimicrobici, il che a sua volta ridurrebbe lo sviluppo del rischio di resistenza agli antimicrobici. Ciò migliorerebbe la vita degli animali da allevamento e proteggerebbe la salute umana”. Tuttavia, la direzione dei medicinali veterinari, l’agenzia governativa responsabile dell’uso degli antibiotici negli allevamenti, ha dichiarato: “Ci impegniamo a ridurre l’uso non necessario di antibiotici negli animali e resta nostra intenzione rafforzare la legislazione in questo settore”. Da parte sua, il competente British Food Service sottolinea che cucinando accuratamente la carne, la maggior parte dei batteri dovrebbe essere distrutta o ridotta, e una corretta manipolazione da parte dei consumatori è ciò che aiuterà a ridurre il rischio di avvelenamento. Per la loro ricerca, gli esperti hanno esaminato 103 campioni di carne di maiale, 22 con etichetta Red Tractor e 27 senza etichetta di salvaguardia, provenienti da supermercati e negozi online nella regione dello Yorkshire. Tutto proveniva da fattorie britanniche, ad eccezione dei prodotti non tutelati. La carne è stata quindi analizzata per i batteri enterococchi e i 25 campioni positivi sono stati testati per la resistenza agli antibiotici. Dei campioni infetti, tutti tranne due contenevano enterococchi resistenti ad almeno un antibiotico. Dei campioni infetti, 13 erano resistenti all’antibiotico vancomicina, un antibiotico glicopeptidico triciclico purificato cromatograficamente. L’effetto battericida della vancomicina è dovuto all’inibizione della sintesi della parete cellulare dei batteri.
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