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Portici. Elezioni comunali: campagna elettorale ‘al rush’ tra mille contraddizioni e questioni irrisolte

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Siamo giunti alla fine di questa cavalcata, o meglio del trotto elettorale, prima del silenzio elettorale ci produciamo dunque nelle ultime considerazioni.

Il sindaco uscente ha svolto il suo compitino, si è concesso in gran tiro per la visita di De Luca e per l’inaugurazione della targa commemorativa dei caduti di Covid19, ma non ha mai affondato alcun colpo, se non per far notare all’evanescente Mori che la proposta di quest’ultimo sull’attivazione di nuove telecamere di sicurezza era già cosa fatta.

A Cuomo va comunque riconosciuto di aver posto in essere un tour de force fotografico, per il quale si è spostato da una parte all’altra della città; una modalità fisicamente sfiancante per la quale non avrà difficoltà a vincere la prova costume.

I social forum dimostrano che ha incontrato tutti i suoi non pochi candidati, dedicando ad ognuno di loro una frase benevola ed un sorriso a favore di camera. Intanto nell’ultimo mese Portici è apparsa pulita come non mai, seppur in extremis i lavori di rifacimento stradale del Viale Leone sono iniziati ed ai cani sono stati assicurati spazi a dismisura.

Il sindaco è stato più volte oggetto di attacchi sull’argomento Leucopetra, bordate che sono però arrivate da un ex consigliere comunale, probabilmente simpatizzante di Forza Italia, che non si è misurato in questa tornata.

A rispondere son stati il direttore generale della partecipata con un incomprensibile uscita tipografica e la candidata Pd Annarita Formicola che si è lanciata in un inno all’amicizia.

Mori ha spesso, vagamente ed esclusivamente, parlato di commercio, ma nessuno ha parlato di abusivismo commerciale e di mercato coperto, forse dopo 42 anni i tempi non erano maturi per affrontare le tematiche in maniera seria.

Ne riparleremo nel 2027, quando si circolerà con auto elettriche e ci si ciberà di farina di insetti.

Dell’area ex Kerasav ne hanno parlato i Verdi e Caramiello dei Cinque Stelle, che concorrono col Agnello, del Waterfront invece ne hanno parlato tutti, ma nessuno ha comunicato una data di chiusura lavori, eppure tutti hanno assicurato, come nel lontano 2007, che presto si potrà andare al mare.

La campagna elettorale vera l’hanno fatta i cittadini che dalle pagine social hanno proposto l’attivazione di una convenzione con l’app dei parcheggi capace di ottimizzare i costi ed i tempi degli automobilisti, l’adozione di un prodotto tipico cittadino capace di connotare il territorio, la diminuzione della TARI che all’ombra del Vesuvio è tra le più care d’Italia, e la richiesta di porre un freno ai cambi bandiera che negli ultimi anni hanno rappresentato il simbolo del decadimento politico della città.

In città si sono visti De Luca in piscina ed al water front, il Ministro del lavoro a cena, Conte a Piazza San Pasquale, dove ha spiegato che il regolamento del movimento è valido; Il Presidente della Camera Fico ed il Senatore Puglia più che altro per sconfessare l’appoggio di Di Maio al Pd ed ai consiglieri che con lui si sono mostrati e tal Del Mastro accolto, si fa per dire, da una quindicina di persone, la metà delle quali provenivano da Qualiano, Sorrento e San Giorgio a Cremano; l’altra metà dalle liste di Cuomo alle scorse comunali.

Sorprende giovedì mattina la scelta referendaria palesata da una candidata di “Portici in Azione”, lista che mette in bella mostra il simbolo della Democrazia Cristiana: da quanto si evince, la bionda signora voterà due No e tre Si, seguendo così, suo malgrado, l’indicazione del partito della Meloni.

La scelta è sostanziale per due ordini di motivi: il primo di carattere storico, appare infatti strano per chi si identifica nel simbolo del partito che fu di Severino Citaristi, il tesoriere che collezionò, ai tempi di Tangentopoli, 74 avvisi di garanzia, sostenere una posizione che non è propriamente garantista, e appare altresì strano che possa far parte di una futura maggioranza a guida Pd, il cui Segretario, Letta, ha fatto saper dalle pagine di “La repubblica” che voterà cinque NO.

Ci chiediamo quale sarebbe la sua posizione in consiglio se si votasse per una decadenza.

Ci chiediamo anche a che gruppo consiliare si iscriverebbe un consigliere eletto nella lista di Mori, considerando che è stato più volte dichiarato che sotto il simbolo della Fiamma risiedono almeno tre partiti dei quali due sono per l’abolizione della Severino.

Ci piacerebbe anche sapere se ci sono Atlantisti, filo putiniani, fan del Professor Orsini, ma probabilmente lo scopriremo dopo le elezioni.

(GB Ufficio Stampa – Comunicato Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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