Mondragone. Elezioni comunali: Cennami attacca a testa bassa l’amminisrazione uscente
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Gestione superficiale e sperpero delle risorse a sostegno di un sistema clientelare comunale ed extracomunale: spara a zero Achille Cennami, candidato sindaco per la Primavera coalizione che rincara: ecco le responsabilità in merito a finanze, tributi e patrimonio!
La situazione economica dell’ente è, a dir poco, drammatica.
Durante la gestione del sindaco Pacifico, l’ente si è fortemente indebitato (oltre cinquanta milioni di euro). Questo risultato si è avuto per una gestione superficiale e per uno sperpero delle risorse a sostegno di un sistema clientelare comunale ed extra comunale al fine di garantire consensi elettorali in città e nell’intera provincia di Caserta.
Il primo obiettivo dovrà, per questo, essere il risanamento economico dell’ente.
Si devono ottimizzare, attraverso un unico programma gestionale, gli accertamenti della massa evasiva.
E’ necessario un nuovo responsabile per i tributi e alcune risorse umane aggiuntive.
Sono importanti corsi di formazione e di addestramento teorico pratico del personale al fine di migliorare la capacità di riscossione dell’ente e quindi di recuperare quanto viene evaso e/o eluso.
Questo risultato consentirà, in un momento difficile per le famiglie, di poter anche diminuire la pressione fiscale.
COSAP e CIMP (canone per l’occupazione di spazi e di aree pubbliche e canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari) devono essere opportunamente valutate al fine di agevolare gli addetti attraverso norme appropriate.
La TARI, il servizio più costoso, richiede un’ attenzione particolare da parte dell’amministrazione. E’ opportuno uno studio approfondito per stabilire il reale costo sostenuto dall’impresa, non tollerando disservizi da parte della ditta e applicando, senza se e senza ma, le sanzioni previste dal contratto, al fine di rivendicare il rispetto delle clausole contrattuali e giustificare il pagamento della TARI da parte dei cittadini.
Una vigile riflessione va fatta sul consorzio idrico dì terra di lavoro e sul servizio idrico integrato ridotto ad essere un pericoloso carrozzone clientelare, utilizzato, come tale, dall’amministrazione uscente (vedi nomine nel collegio di revisione ed incarichi legalizzazione), per non dire di una sanzione amministrativa pecuniaria di 257.000 euro irrogata dall’ARERA al C.i.t.l. per violazione tariffaria e ed altra violazione.
Questi dati sono da valutare con particolare interesse, non escludendo la decisione di abbandonare questa esperienza in seguito ad una gestione disastrosa che potrebbe coinvolgerci in ulteriori debiti.
Tutto ciò è il risultato della mancata trasparenza nella gestione dei servizi (vedi servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani) nonostante la recente disciplina sulla trasparenza amministrativa tracci le linee guida di comprensibilità delle azioni svolte dai soggetti pubblici (semplicità, pubblicità e controllo).
Una fondata preoccupazione è di non riuscire a recuperare un così elevato disavanzo ordinario di bilancio, senza mortificare i servizi essenziali.
Una eredità, questa, difficile da governare se si considerano anche gli ulteriori tagli dei trasferimenti erariali da parte dello Stato.
Tuttavia il trasferimento nel demanio del Comune di 50 ettari di terreno, per un valore di circa 26.000.000 di euro, da parte dell’Agenzia del Demanio, potrà consentire, nell’ambito di una politica di risanamento, di non procedere al taglio dei servizi erogati.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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