Morfopsicologia e Psicologia di Jung di Bartolomeo Valentino (*)
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Morfopsicologia e Psicologia di Jung
di Bartolomeo Valentino (*)
Correlazione tra espansione-estroversione e ritrazione-introversione
Partendo dalla concezione di ESTROVERSIONE ed INTROVERSIONE di Carl Gustav IUNG(foto, da I tipi Psicologici, ed. Bollati Boringhieri,2011),dunque da radici squisitamente di ordine psicologico, come possiamo dedurre che l’introverso è correlato al ritratto da un punto di vista morfologico e un estroverso all’espanso (o dilatato?).Si può ben comprendere che l’essenza della Morfopsicologia risiede in questo quesito.
Bisogna partire dalle SPINTE EMOZIONALI diverse nell’introverso rispetto all’estroverso ed al meccanismo neurofisiologico con cui un’emozione, in generale, si esterna a livello del volto.
L’introverso, secondo la concezione di JUNG, ma di tutta la Moderna Psicologia, è animato da spinte emozionali che hanno i seguenti connotati:
a-le cerca continuamente al suo interno
b-sono molto intense
c-selezionate
d-profonde
d-non numerose
L’estroverso, all’opposto:
a-cerca le emozioni nel mondo esterno, sempre nell’altro
b-sono sempre meno intense
c-non selezionate
d-vuole spaziare con nuove emozioni. E’ una sua esigenza di cui non riesce a fare a meno, pena un senso di sofferenza.
e-non sono profonde
e-numerose e varie.
Ma come si estrinsecano le nostre emozioni a livello del volto? Evidentemente attraverso la contrazione differenziata dei muscoli mimici, tutti innervati dal nervo facciale. L’effetto più diretto di tali spinte emotive si ha a livello muscolare e recettoriale.
Le diverse caratteristiche delle spinte emotive nei tre piani del viso si tradurranno in una IPERTONIA dei muscoli mimici negli introversi(elemento, dunque di ritrazione)ed una IPOTONIA muscolare (elemento di dilatazione) negli estroversi. I ricettori occhio e naso ,subiranno una tendenza alla chiusura negli introversi e apertura negli estroversi. Anche per il piano inferiore si verifica lo stesso meccanismo; solo che il ruolo principale in termini di tonicità o atonicità muscolare è svolto dai muscoli della masticazione. A livello osseo entra in gioco l’etmoide, osso del naso e centrale in tutto lo sviluppo del cranio insieme ai seni delle ossa paranasali.
Nell’introverso e nell’estroverso da un punto di vista morfologico
avremo uno sviluppo diversificato di tutto il Sistema etmoidale. Questo è il vero sistema osseo del piano medio, detto anche della socializzazione, delle emozioni, del sentimento ecc.
Per il piano inferiore o istintuale o della volontà o dell’azione il discorso è un poco diverso. Questo piano è correlato al cervello rettiliano e, quindi, degli istinti primordiali. Gli stessi devono essere filtrati dal sistema limbico e successivamente, neocorticale. Allora anche in questo caso si può individuare un ruolo delle spinte emotive, nate in questo sistema e differenziate negli introversi ed estroversi. che si traducono in elementi di ritrazione, quali ipertonia dei muscoli mimici ed anche di quelli della masticazione ,oltre alla chiusura del recettore bocca negli introversi. Negli estroversi, invece, si avrà ipotonia muscolare ed apertura del recettore bocca .
(*) Già Professore di Anatomia II Università di Napoli-Morfopsicologo
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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