“Non ho ucciso Serena Mollicone”. Sono le prime parole pubbliche, dopo 21 anni, di Marco Mottola, figlio dell’ex maresciallo dei carabinieri di Arce Franco Mottola, accusato con il padre e la madre Annamaria dell’omicidio della studentessa, il 1° giugno 2001, nell’alloggio di servizio della caserma del Frusinate. “Non ho ucciso Serena, né nessuno della mia famiglia. Non ho mai litigato con lei che conoscevo dalle medie”, ha detto Mottola in aula. “Andavo a ripetizioni di francese dal padre. Ci siamo frequentati in comitiva fino ai 16 anni – ha proseguito – Non abbiamo avuto una relazione, nessun flirt. In alcuni casi, sempre in gruppo, è venuta nella vecchia caserma di Arce, non è mai venuta a trovarmi da sola, ci si vedeva con gli amici anche per fumare qualche spinello”. Serena, ha detto Mottola, “era una riservata, sono stato a casa sua solo per studiare francese con il padre”. Per i pm è stato proprio lui ad aggredirla e a farla sbattere con la testa contro la porta. Una ferita che, poi, ha causato la morte di Serena. La sentenza è attesa entro la metà di luglio.

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