Campania. Vertenza bufale: risposta piccata del comitato alla Regione che allude alla trsaparenza
a Regione Campania ci invita ad una “Commissione per la trasparenza”;
il Coordinamento: prima ricostituite le condizioni per la trasparenza, venute meno per vostra responsabilità.
Il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino ha ricevuto una missiva con cui l’assessore Caputo lo ha invitato a indicare il nome di un allevatore per prendere parte di un “annunciato Comitato per la trasparenza della filiera bufalina”.
Gianni Fabbris, a nome del Coordinamento Unitario di cui è portavoce, gli ha inviato una risposta che di seguito sintetizziamo:
Nella risposta viene sottolineato come, al momento, siano venute meno proprio le condizioni di trasparenza che giustificano la condivisione dei lavori in un Comitato per la trasparenza. In particolare, ricorda il Coordinamento, quelle condizioni sono venute meno per unica responsabilità dell’Assessore Regionale all’Agricoltura onorevole Caputo, che ha contravvenuto all’impegno di convocare un incontro di verifica con le parti sociali all’indomani del parere positivo del Ministero alle sue proposte di Piano. Incontro che, come convenuto, avrebbe dovuto confrontare nel merito le proposte concrete su “come dare seguito agli impegni pubblici che la Regione aveva dichiarato”.
Quell’incontro, nonostante sia stato più volte sollecitato, non è mai stato convocato e la Regione Campania ha adottato una delibera senza averne condiviso preventivamente il merito con le parti sociali che, pure, avevano espresso la volontà di collaborare a trovare le soluzioni condivise. Scelta, evidentemente, che chiama in causa la responsabilità diretta di chi la compiuta.
Ne è conseguita una delibera che il Coordinamento, con atti pubblici e trasparentemente, ha definito “pasticciata, contraddittoria, scritta per rendere inefficaci le novità introdotte con la vaccinazione e l’autocontrollo, per far fallire l’obiettivo dell’eradicazione della brucellosi e della tbc e pericolosa per le aziende e il territorio di cui aggrava la crisi”.
Trasparente, dunque, è l’azione del Coordinamento e non trasparente quella dell’Assessorato. Il Coordinamento, proprio per ricostituire le condizioni di trasparenza ha posto i tre obiettivi che sono alla base di questa fase dell’iniziativa: ritirare la delibera, riaprire il confronto presso il Presidente Vincenzo De Luca chiamato in causa sia per il suo ruolo di Presidente Regionale sia perchè ha la delega alla Salute, cambiare la composizione del Gruppo di esperti tecnici chiamati a scrivere il Piano ed a gestirlo perchè hanno già fallito e ripropongono sostanzialmente la stessa impostazione.
Nella risposta il Coordinamento declina l’invito a indicare il nome, ma saluta come positiva la costituzione di un Comitato di confronto fra gli allevatori e la Regione e conferma la sua disponibilità a sostenerne i lavori indicando chi vi debba partecipare, “come è naturale debba essere per qualsiasi azione sindacale che non ha l’unico obiettivo della protesta quanto, piuttosto, quello di contribuire a risolvere i problemi”; queste condizioni di trasparenza, però, al momento non sussistono e, aggiunge Gianni Fabbris “la Regione farebbe bene a porsi in condizione di ascolto piuttosto che continuare con provocatorie dichiarazioni che cercano di dipingere il Coordinamento come strumentalizzato da qualcuno. La verità è sotto gli occhi di tutti e la politica farebbe bene a guardarla in faccia: i Comitati degli Allevatori dell’Area Casertana sono una realtà sempre più unita, hanno le idee sempre più chiare e sono il centro di un processo positivo che nessuna manovra dilatoria potrà arrestare. Tutti i tentativi di divisione sono destinati a fallire”.
A sottolineare l’impegno del Coordinamento a contribuire a trovare soluzioni mettendo in campo il miglior rapporto con le istituzioni a fondamento proprio della trasparenza e del rispetto dei ruoli, viene dato conto che lunedi 2 maggio alle ore 15, Gianni Fabbris ed una delegazione di allevatori parteciperà all’audizione congiunta delle Commissioni Agricoltura e Salute convocata dal Presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero; in quella occasione verrà depositato un documento di proposte. Le stesse che finora l’Assessore non ha voluto ascoltare pur avendole “trasparentemente ricevute”.
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