Ucraina, Swascan: ‘cyber resistenza’ o ‘cyber war’? la scelta determinerà se entreremo o meno in guerra
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“L’attacco cyber condotto nei confronti di diversi siti web istituzionali del governo romeno
da parte di un gruppo hacker filorusso merita la massima attenzione“.
Così il CEO di Swascan – Gruppo Tinexta, Pierguido Iezzi (nella foto), commenta l’attacco informatico alle infrastrutture digitali della Romania avvenuto ieri.
“Le azioni cyber come atto ritorsivo rispetto a prese di posizione di una nazione – osserva Iezzi – è un passo in avanti nella escalation del conflitto.
La stessa sorte potrebbe accadere al nostro Paese. A questo punto sarà necessario definire la strategia.
Resistere passivamente, una difesa ad oltranza o rispondere a questi attacchi con azioni di hack-back?
Il target di reaction – evidenzia il CEO di Swascan – saranno necessariamente le istituzioni del paese avversario.
Ecco che il mondo cyber, la 5° dimensione potrebbe essere il casus belli, un caso che per effettiva necessità di difesa o in modo strumentale – conclude Iezzi – potrebbe portare la guerra al di fuori degli attuali confini ucraini“.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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